Napoli. Non un colpo di scena ma un'ammissione parziale forse dovuta anche all'onda emotiva e a tutte le polemiche che si stanno scatenando dopo l'omicidio del giovane calciatore Santo Romano ad opera di un 17enne di Barra suo conoscente.
E così stamane Francesco Pio Valda a processo per l'omicidio dell'innocente pizzaiolo di Pianura, Francesco Pio Maimone ha ammesso di aver sparato in aria, sentendosi "accerchiato", di aver ricevuto un calcio e di aver sentito altri spari oltre ai suoi, prima di fuggire.
Ha dichiarato di non sapere come fosse morta la vittima e ha comunque chiesto scusa alla famiglia.
Con queste le dichiarazioni rese stamattina in aula Francesco Pio Valda, i cerca di attenuare la sua posizione.Potrebbe interessarti
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Nel corso dell'udienza è stato letto un memoriale presentato da uno degli imputati, Giuseppe Perna che si è dichiarato estraneo ai fatti.
L'imputato Giuseppe Perna. "Sono scappato quando ho sentito gli spari"
"Era il mio onomastico e decidemmo di festeggiare - ha scritto Perna - una serata normale: ho incontrato mio nipote Sainz e Rocco Sorrentino (già condannato per il possesso di una pistola, forse quella usata da Valda)... è successa una discussione con un altro gruppo...
mi sono intromesso per calmare gli animi ma la situazione ha preso un'altra piega... i ragazzi erano stavano 'accelerati' (agitati)... e quindi iniziai a scappare... ho sentito gli spari e scappai dietro mio nipote Sainz Pasquale... sono innocente e mi sono comportato da persona buona che non voleva litigare... lo hanno detto anche i testimoni".






Commenti (2)
È una situazione davvero triste, speriamo che si faccia giustizia per la vittima e che tutti i responsabili paghino per quanto fatto.
Le dichiarazioni dell’imputato sembrano contraddittorie, ma bisogna aspettare il verdetto della Corte di Assise per capire la verità.