Santa Maria Capua Vetere. La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha sferrato un duro colpo al clan La Torre, operante nell'area di Mondragone. Un provvedimento del Tribunale ha disposto il sequestro e la confisca di beni per un valore di circa 500mila euro, appartenenti a un affiliato del clan condannato per estorsione.
L'indagato, secondo le indagini, svolgeva il ruolo di esattore per il clan, riscuotendo i "pizzi" dagli imprenditori. Tra le vittime, gli amministratori della società "Eco 4".
Un'indagine approfondita
Grazie a ulteriori approfondimenti investigativi, la DIA è riuscita a individuare tre immobili, intestati alla figlia e al genero dell'affiliato al clan La Torre, il cui valore era sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.Potrebbe interessarti
Caserta, omicidio e lesioni: processo al chirurgo Stefano Cristano per i casi Iannotta e Di Villo
Caserta, morto dopo 4 giorni in ospedal l'operaio caduto dal tetto ad Arienzo
Maxi-operazione nel carcere di S. Maria Capua Vetere: scoperti 10 smartphone e hashish nel reparto dei boss
Caserta, raid nella comunità: 17enni con la cocaina, aggrediscono i carabinieri
Il contrasto alla criminalità organizzata continua
Questo importante risultato si inserisce nel più ampio contesto della lotta alla criminalità organizzata e alla confisca dei beni illecitamente acquisiti. L'obiettivo è quello di colpire duramente le mafie, sottraendo loro le risorse economiche e restituendo i beni alla collettività.



 
                                    

 



Commenti (1)
e un fatto importante che la DIA fa su questo clan. Però mi chiedo se veramente basta confiscare i beni per fermare la criminalità. Ci sono tante altre cosa da fare per migliorare la situazion.