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Camorra, il boss Antonio Giugliano arrestato mentre riscuoteva il pizzo

Operazione dei carabinieri, colto sul fatto mentre riscuote la tangente ada un imprenditore di Poggiomarino
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Blitz dei carabinieri a Poggiomarino: Antonio Giugliano, noto come ’o Savariello, è stato arrestato in flagranza di reato per estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’operazione, condotta nel pomeriggio di ieri dal nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha portato all’arresto del boss mentre incassava il pizzo in un’azienda locale.

Giugliano, figura di spicco della criminalità organizzata nella zona e recentemente scarcerato dopo una lunga detenzione, era già stato colpito da un maxi sequestro di beni da parte della DIA. Nonostante il cognome in comune, il boss non ha legami familiari con Rosario Giugliano, detto ’o Minorenne, un altro leader criminale di Poggiomarino oggi collaboratore di giustizia.

I due sono stati anche acerrimi nemici: Antonio Giugliano legato al clan Fabbrocino, l'altro ovvero Rosario legato prima a Galasso poi autonomo.

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Antonio Giugliano 'o savariello aveva importanti legami con le cosche della 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro grazie ai qualipoteva permettersi di avere telefonini in carcere con i quali inviava messaggi all'esterno.

Bloccato sul fatto, Antonio Giugliano è stato immediatamente posto in stato di fermo. L’intervento rappresenta un ulteriore colpo alla rete estorsiva che da tempo opprime il territorio.Tornato libero definitivamente pochi mesi fa, Giugliano è stato colpito da un maxi sequestro di beni da tre milioni di euro eseguito dalla Dia di Napoli meno di due mesi fa: sotto sigilli erano finiti due bar al centro di Poggiomarino, quattordici tra appartamenti e terreni, polizze, conti correnti e orologi preziosi tra cui diversi Rolex.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 29 Novembre 2024 - 07:39 - Rosaria Federico

Commenti (1)

L’articolo mostra la situazione difficile in Poggiomarino, con la criminalità che persiste nonostante i tentativi di fermarla. Però mi chiedo se le forze dell’ordine riescano davvero a mantenere la sicurezza nel lungo termine.

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