Camorra, alleanza tra baby boss in carcere: accordo tra i Marsicano e i Vigilia siglato a Tolmezzo

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Napoli. C’è una novità nelle alleanze criminali tra i vari clan nella zona di Napoli Ovest: l’ha svelata agli investigatori della Dda di Napoli uno degli ultimi collaboratori di giustizia della zona. Si tratta di Gaetano Vigilia, nipote del boss di Soccavo, Alfredo Vigilia o’ nir.

Secondo il pentito, che ne ha parlato in un interrogatorio del 12 ottobre 2023, nel carcere di Tolmezzo sarebbe stata sancita un’alleanza tra i giovani boss Emanuele Mariscano di Pianura e Alfredo Vigilia junior di Soccavo per arginare l’ascesa del clan Grimaldi.

Secondo il collaboratore di giustizia, fino a metà dello scorso anno i rapporti tra i due gruppi criminali erano tutt’altro che amichevoli. Anzi, le tensioni erano tali da portare all’allontanamento di un giovane spacciatore da Soccavo. “Emanuele Marsicano e Alfredo Vigilia junior si allearono. Lo appresi durante la mia detenzione a Secondigliano comunicando con uno smartphone con Emanuele Summa, che era libero e operava nel quartiere”.

“Marsicano è il capo del clan”, ha sottolineato il pentito, descrivendo un legame profondo con il boss fin dalla sua infanzia. L’accordo tra i due clan, secondo Vigilia, sarebbe stato stretto per fronteggiare la crescente influenza dei Grimaldi. Per questo motivo, i Vigilia avrebbero chiesto aiuto ad alcuni affiliati ai Marsicano, tra cui Francesco Marfella, Christian Titas e Luca Battista.

Dopo il blitz del luglio 2022, il clan si alleava con il gruppo Vigilia, tra cui figuravano il già menzionato Emanuele Summa detto ‘o piccone e Rosario Maglione detto “gastone”. Il collaboratore aggiungeva che Christian Titas era cognato di Angelo Marasco, che, tra il 2010 e il 2018/2019, era intraneo al clan Vigilia e collaborava anche con il clan Calone/Esposito/Marsicano.

Il collaboratore di giustizia Gaetano Vigilia in un interrogatorio del 15.11.2023 ha spiegato che  Luca Battista dopo il blitz di luglio 2022, era passato nuovamente nelle fila del clan di Summa Emanuele, per il quale aveva lavorato in passato come spacciatore di cocaina tramite contatti telefonici, e con il quale ora si occupava anche di operazioni di intimidazione.

Ma ha anche parlato di Rosario Maglione, braccio destro di Summa Emanuele, il quale era a sua volta reggente del clan Vigilia, avendo ricevuto la nomina da Alfredo Vigilia e Alfredo Vigilia Junior, e si occupava anche di estorsioni per conto del clan.

Il pentito ha però ricordato nei suoi verbali che Summa Emanuele, Rosario Maglione e altri membri del clan Vigilia, attivi nelle estorsioni, erano operativi fino all’estate del 2022 a seguito dei fatti di sangue avvenuti a Soccavo, evitavano di uscire di casa per paura di essere uccisi.

Ma ci sono anche le intercettazioni che forniscono una chiave interpretativa della collaborazione tra esponenti dei clan Marsicano e Vigilia. Ed è emblematica quella che vedere come protagonista Francesco Marfella che punta a “espandersi” nel territorio di Soccavo, esprimendo l’intenzione di intraprendere una sua guerra personale in quella zona, pur volendo continuare a sostenere economicamente il proprio gruppo e, in particolare, mantenere i detenuti affiliati.

Francesco Marfella parla con la ragazza: “….mò devo fare la guerra mia a Soccavo”

E’ il Il 20 luglio 2022, quando Francesco Marfella, non sapendo di essere intercettato parla con una ragazza svelando i suoi obiettivi criminali e quelli del futuro insieme a lei.

“..,.comunque cosi ci siamo messi d’accordo amò, che io a tale ora vengo prendo le settimane e porto le settimane ai carcerati…non voglio sapere niente, non voglio fargli mancare niente a loro, non li voglio abbandonare ja…vado a prendere le settimane e mantengo i carcerati…mò devo fare la guerra mia a Soccavo. Mi devo prendere una bella  casa, ti devo fare una bella casa a Pianura. amò come la vuoi cosi te la faccio…come la vuoi?…come la vuoi amo?…nera, panna e oro? come la vuoi nera? nera e bianca ? Come la vuoi?”

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 27 Novembre 2024 - 08:07
Giuseppe Del Gaudio

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d'azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: "lavorare fa bene, il non lavoro: stanca"

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Giuseppe Del Gaudio

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