Colpo di scena a Napoli: assolti tutti gli imputati nel caso Bagnoli Futura.La Corte d’Appello di Napoli ha prosciolto con formula piena tutti gli imputati coinvolti nel disastro ambientale di Bagnoli Futura.
Una sentenza che chiude un capitolo giudiziario durato oltre un decennio, segnato da accuse pesantissime e da un’opinione pubblica profondamente preoccupata per le sorti dell’ex area industriale.
Gli imputati, tra cui ingegneri, politici e dirigenti, erano accusati di aver causato un disastro ambientale durante le operazioni di bonifica, aggravando un sito già fortemente inquinato.
Un’accusa pesante, sostenuta da perizie tecniche e da una mole impressionante di documenti.Potrebbe interessarti
Napoli, weekend di controlli nella movida: oltre 600 persone identificate e veicoli sequestrati
Campi Flegrei, il vulcano che non dorme; INGV svela i nuovi dati della caldera
Napoli, ruba bici elettrica in piazza Garibaldi: inseguito e arrestato
Blitz antidroga a Scampia: arrestato 31enne di Villaricca
Il procedimento giudiziario risale al 2014 mentre le indagini presero il via nel 2007. Le assoluzioni riguardano l'ingegnere Gianfranco Caligiuri (ex direttore tecnico di Bagnoli Futura, difeso dagli avvocati Alfonso e Guido Furgiuele), il notaio Sabatino Santangelo (all'epoca presidente e vice sindaco di Napoli, difeso dall'avvocato Giuseppe Fusco), l'ingegnere Mario Hubler (direttore generale di Bagnoli Futura, difeso dal professore Alfonso Furgiuele e dall'avvocato Luca Bancale).
Formula piena anche per l'architetto Giuseppe Pulli (all'epoca dirigente del settore ambiente del Comune di Napoli, difeso dall'avvocato Claudio Botti), per Alfonso De Nardo (responsabile del dipartimento provinciale dell'Arpac, difeso dall'avvocato Loiacono).
La Corte di Appello di Napoli aveva già assolto tutti gli imputati escludendo che "Bagnoli Futura" avesse cagionato un disastro con la bonifica nel periodo che va dal 2005 al 2013. La Suprema Corte di Cassazione annullò questa sentenza rinviando ad altra sezione della Corte di Appello partenopea il compito di accertare, nel merito, se la bonifica avesse comunque aggravato la situazione di inquinamento ambientale. Oggi viene messa la parola fine a questo procedimento giudiziario durato una decina di anni.







Commenti (1)
È sempre positivo quando si fa chiarezza su vicende che coinvolgono la salute dell’ambiente e delle persone. Speriamo che in futuro si possano evitare situazioni simili.