È stata emessa una nuova misura interdittiva nei confronti di Enrico Coscioni, direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Salerno hanno eseguito un’ordinanza che vieta a Coscioni di risiedere nel comune di Salerno, disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale salernitano su richiesta della Procura.
Tale provvedimento si aggiunge e aggrava la precedente misura del divieto di esercizio della professione medica e delle attività connesse, emessa il 6 marzo scorso e rivolta anche ad altri membri dell’equipe cardiochirurgica.
La misura era stata adottata in seguito alla morte di Umberto Maddolo, un paziente di 62 anni, sottoposto il 20 dicembre 2021 a un intervento di sostituzione della valvola aortica con bioprotesi e rivascolarizzazione coronarica presso il reparto di cardiochirurgia. Inoltre, erano state rilevate omissioni nel report dell’operazione eseguita.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Salerno, nonostante l’interdizione, Coscioni avrebbe continuato a gestire informalmente il reparto di cardiochirurgia dell’ospedale Ruggi d’Aragona, impartendo direttive sulla gestione dei pazienti, disponendo ricoveri dal Pronto soccorso e fornendo consulenze ai colleghi sui trattamenti da eseguire, continuando così di fatto a esercitare la professione medica.
L’allontanamento dalla struttura ospedaliera è stato ordinato perché, secondo l’ordinanza, non vi sarebbe “alcuna possibilità di confidare nel rispetto delle prescrizioni” da parte del dirigente.
Coscioni, già consigliere per la sanità del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ricopriva la carica di presidente di Agenas quando fu colpito dalla prima misura interdittiva, nell’ambito delle indagini sul decesso del paziente.
La Procura aveva anche richiesto la sua sospensione dall’incarico all’Agenas, ma tale richiesta era stata respinta prima dal gip e poi dal Tribunale del riesame. Nel giugno scorso, il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci, ha deliberato la sospensione di Coscioni dalla presidenza di Agenas, pochi mesi prima della scadenza del mandato.
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