A Napoli, la balneazione è stata temporaneamente vietata in quattro aree costiere molto frequentate dai residenti: Donn’Anna, lungomare Caracciolo, Pietrarsa e via Partenope.
Questa decisione è stata presa attraverso un’ordinanza comunale, basata sui dati raccolti dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania (Arpac).
Le analisi effettuate il 20 agosto hanno mostrato un superamento dei limiti dei parametri di qualità dell’acqua, attribuito con certezza alle forti piogge dei giorni precedenti.
Una comunicazione da Palazzo San Giacomo sottolinea che queste piogge, giunte dopo un lungo periodo di siccità, hanno portato detriti vari nel mare. È importante notare che questi superamenti si sono verificati anche in aree senza scarichi fognari, dove usualmente le acque sono giudicate “eccellenti” dall’Arpac.
Il Comune di Napoli ha prontamente richiesto nuovi campionamenti, confidando nella professionalità e nella velocità dell’Arpac per poter presto dichiarare di nuovo queste zone idonee alla balneazione, restituendole così alla fruizione pubblica.
Roma – “A tre anni dalla nascita della Cyber Security Foundation, possiamo dire di aver… Leggi tutto
Napoli– Una cava di tufo, un tempo silenziosa, era stata trasformata in un cantiere navale… Leggi tutto
Il basket italiano perde uno dei suoi simboli più amati: Marco Bonamico è morto all’età… Leggi tutto
Non è bastato un gol di Politano al Napoli per avere la meglio sulla Casertana… Leggi tutto
Finisce 1-1 l’amichevole tra Napoli e Casertana, disputata in un caldo mattino allo stadio Patini… Leggi tutto
Caserta – Un nuovo colpo al patrimonio illecito della camorra nel Casertano. I carabinieri del… Leggi tutto