La pianificazione della gestione del Centro Storico Unesco si apre alla partecipazione dei cittadini. Per raccogliere il contributo di quanti vivono nell'area oggetto di particolare tutela, il Comune di Napoli ha organizzato questo pomeriggio un momento di ascolto e confronto, che si è tenuto nella Sala del Lazzaretto dell'Ospedale della Pace.
All'iniziativa sono intervenuti il sindaco Gaetano Manfredi, la vicesindaca Laura Lieto, il procuratore aggiunto della Procura presso il Tribunale di Napoli Pierpaolo Filippelli, Luciano Schifone, consigliere del Ministro della Cultura, il presidente del Comitato Tecnico-Scientifico per la redazione del nuovo Piano di Gestione del Centro Storico Alessandro Castagnaro e il presidente dell'Osservatorio permanente per il Centro Storico di Napoli - sito Unesco Gennaro Rispoli.
I lavori sono stati moderati da Maria Grazia Falciatore, Capo di Gabinetto del Sindaco e site manager per il Centro Storico Unesco.Potrebbe interessarti
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A tal fine sono stati istituiti due organismi. Il primo è proprio il Comitato Tecnico-Scientifico, del quale fanno parte, insieme ai vertici del Comune, i rappresentanti della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Napoli, della Curia, del Demanio, delle Università cittadine e dell'Accademia di Belle Arti e di Organizzazioni internazionali e Associazioni nazionali e locali. Altro organismo è la Cabina di pilotaggio, costituita dai competenti uffici comunali, dall'ufficio Unesco del Ministero della Cultura, dalla Regione Campania, Demanio, Curia e dall'Osservatorio permanente dell'Unesco per il Centro Storico di Napoli. Alle attività collaborano anche le Municipalità 1, 2, 3 e 4 sulle quali insiste il sito Unesco.
Durante l'incontro di oggi sono state illustrate le azioni già avviate dall'Amministrazione comunale come la riqualificazione e rifunzionalizzazione del Real Albergo dei Poveri, l'introduzione di limitazione dell'apertura di nuove attività di food&beverage all'interno del Centro Storico, il monitoraggio degli affitti brevi e delle attività di B&b, la firma di un protocollo d'intesa con la Procura della Repubblica di Napoli e la Soprintendenza per una gestione condivisa e trasparente dei beni d'interesse archeologico, artistico e storico di proprietà del Comune di Napoli, il programma di apertura straordinaria di alcune chiese di particolare pregio. Sono state, infine, raccolte indicazioni e segnalazioni presentate dalle associazioni in vista della reazione del nuovo Piano di Gestione(
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