Un significativo passo avanti per la sicurezza idrica dell'isola di Capri è stato fatto durante una riunione presieduta dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari. All'incontro hanno partecipato i sindaci di Capri e Anacapri, i dirigenti di Gori - la società che gestisce il servizio idrico integrato dell'isola - e rappresentanti dell'Ente Idrico Campano e della Regione Campania.
Il principale risultato della riunione è la conferma del progetto di raddoppio della condotta che attualmente porta l'acqua da Castellammare di Stabia a Capri. Questo progetto, già finanziato con 35 milioni di euro, richiederà circa 40 mesi per essere completato. "Si tratta di un'opera strutturale fondamentale per garantire un approvvigionamento idrico sicuro sia per i residenti che per i numerosi turisti dell'isola", ha dichiarato il prefetto Di Bari.
Nel frattempo, per evitare future emergenze come quelle verificatesi a fine giugno, è stato presentato un dettagliato piano di emergenza da Gori.Potrebbe interessarti
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Il prefetto ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra le istituzioni locali per una gestione ottimale delle risorse idriche. I sindaci di Capri e Anacapri dovranno adottare misure per razionalizzare i consumi, utilizzando l'acqua solo per scopi potabili o igienico-sanitari in caso di crisi.
Tra le soluzioni a lungo termine, si sta valutando anche l'installazione di un dissalatore. "Si tratta di un progetto complesso e costoso, che richiede verifiche tecniche, ambientali e paesaggistiche", ha spiegato Di Bari. "Organizzeremo un incontro specifico in prefettura per approfondire questa ipotesi".







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