È un filo profumato, un legame mediterraneo quello tra Tortona (AL) e la penisola sorrentina: Anna Ghisolfi porta la sua visione gourmet delle fragole e delle rose del tortonese a Festa Vico, una delle principali kermesse gastronomiche d'Italia organizzata dallo chef bistellato Gennaro Esposito, in scena dal 10 al 12 giugno nel caratteristico borgo campano di Vico Equense.
### Partecipazione di Anna Ghisolfi
Anna Ghisolfi, che Esposito ha visto all'opera e apprezzato nel corso della manifestazione "Gli Oscar del Gusto", partecipa martedì 11 giugno dalle 19 fino a tarda sera a "La Repubblica del Cibo", il momento clou dell'evento Festa Vico. Qui, migliaia di persone animano le pittoresche vie e piazze di Vico Equense per assaggiare le delizie culinarie preparate da rinomati chef provenienti da tutta Italia.
### Un Connubio di Profumi e Sapori
"Sono onorata di essere stata invitata da Gennaro a partecipare a questa importante manifestazione, una grande festa dove il tempo, il sentimento e la grande cucina italiana sono protagonisti", spiega la Chef Anna Ghisolfi. "E dove porto i profumi di stagione della mia terra condensati in uno dei piatti della tradizione del tortonese, zona a cavallo tra Piemonte e Lombardia".
### La Ricetta 'Riso, Fragole, Pomodoro e Profumo di Rose'
Nella sua postazione, Anna Ghisolfi propone agli ospiti la sua ricetta cult 'Riso, fragole, pomodoro e profumo di rose' dove l'intenso profumo della fragola di Viguzzolo si mescola con la fragranza delle rose che odorano le campagne.Potrebbe interessarti
### Edizione 2024 di Festa Vico
"C'è sentimento" è il tema portante dell'edizione 2024 di Festa Vico; claim quanto mai affine alla cucina di Anna Ghisolfi che è una cucina di cuore e di continuo re-innamoramento tra un ingrediente e il suo habitat, tra il connubio perfetto e il contrasto voluto.
### Anna Ghisolfi Ristorante
Sedersi alla tavola di Anna Ghisolfi è un po’ come entrare in un giardino costellato di fiori, germogli, bacche, alberi secolari ed erbe spontanee. Dopo una overture raccontata attraverso più assaggi, arrivano prime e seconde portate dove il colore è musica per gli occhi e il sapore è gioia per il palato. Giocando sulla tradizione e sui prodotti, ma volendo porre sempre una nota di attualità nel piatto, si susseguono in carta suggestioni di ricette, piatti di confine, vissuto personale e citazioni dal mondo. A chiudere il viaggio arriva una scorpacciata di amuse bouche “dolci non dolci”, dove la chef gioca tra equilibri salati e zuccherini tra cioccolato, spezie, frutta candita e frutta secca. Il risultato è una cucina gioiosa e fresca, dalla verve metropolitana, con sapori puliti e intriganti accostamenti e dove Anna riesce a trasformare ingredienti quotidiani in preparazioni di alta cucina.






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