Cronaca di Napoli

Il Museo Pignatelli Cortés e il Museo delle Carrozze, diventano “cardioprotetti” e installano defibrillatori

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Il progetto esclusivo coinvolge e convince anche i due musei sul lungomare di Napoli: il Museo Pignatelli Cortés e il Museo delle Carrozze sono pronti a gestire eventi come l’Arresto Cardiaco Improvviso.

Il Museo Pignatelli Cortés è un raro e straordinario esempio di casa museo a Napoli.
Piccola oasi di tranquillità lungo la Riviera di Chiaia, il museo sorge all’interno di Villa Pignatelli, dimora principesca del 1826 che ancora oggi testimonia il gusto e l’eleganza delle famiglie aristocratiche che l’hanno abitata.

Il Museo Pignatelli Cortés riserva molte piacevoli sorprese. Si possono ammirare arredi d’epoca, ricchi parati in cuoio impressi in oro e la sobria Sala da pranzo, di recente restituita all’antico splendore con l’esposizione della tavola imbandita con i piatti e le posaterie di casa Pignatelli.
A completare gli arredi, sono gli splendidi mobili dell’Ottocento, suppellettili in bronzo dorato e preziose porcellane che ben descrivono la passione e il gusto dei suoi proprietari per le arti applicate.

Solo nel 1960, il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortés fu aperto al pubblico, quando la principessa Rosina Pignatelli donò allo Stato Italiano il parco e la villa con tutti gli arredi, le suppellettili e le collezioni. Oggi è uno dei luoghi più affascinanti da visitare in città, che ospita spesso convegni, mostre ed eventi culturali di rilievo.

I luoghi della cultura cardioprotetti: perché è nato il progetto esclusivo di Auexde Defibrillatori?

L’obiettivo è quello di realizzare un tracciato culturale notevolmente frequentato, interamente cardio-protetto, con dispositivi ben visibili e segnaletica personalizzata per agevolare un pronto intervento consapevole, sia dal personale formato, sia dagli stessi visitatori.
Il Defibrillatore diventa, così, uno strumento salvavita ancora più familiare.

L’individuazione dell’esatto punto in cui installare il defibrillatore, di conseguenza, avviene in seguito ad approfondite considerazioni funzionali ed estetiche per fare in modo che il dispositivo salvavita sia visibile ma allo stesso tempo discreto.

Il MUSEO DELLE CARROZZE
Collocato nelle ex scuderie della villa, questo particolare museo, unico nel suo genere, è allestito secondo più moderni criteri museografici e presenta una raccolta di trentaquattro esemplari di carrozze e calessi di produzione francese, inglese e italiana della fine dell’800 ed inizi del ‘900 ed è corredati da centinaia di finimenti in cuoio, morsi, fruste, bardature e oggetti di vario tipo destinati alla cura del cavallo, che vanno dagli apribocca ai pettini per criniera, ai bruciapeli, alle scarpe copri zoccolo.

Per avvicinare il pubblico dei più giovani a un mondo ormai passato e dimenticato, sono state realizzate alcune postazioni multimediali di approfondimento a schermate progressive, con schede analitiche, informazioni e curiosità.
Per i più piccoli, è stata realizzata una finta carrozza, una postazione ludico-didattica con giochi interattivi per la costruzione della carrozza e la vestizione del cavallo e del cocchiere. Infine, un video presenta una selezione di filmati d’epoca sull’utilizzo delle carrozze.
Il progetto di cardioprotezione ha tenuto conto non solo dei due musei ma anche dell’ampio giardino all’inglese.
Il dispositivo salvavita installato, è stato corredato da un pannello segnaletico personalizzato che non distoglie l’attenzione del visitatore dalla percezione del contesto espositivo. Inoltre, è stato installato in una teca allarmata altamente funzionale e di design, proprio per rendere gradevole la sua presenza a tutti i visitatori.

A completamento dell’installazione, la società Auexde che ha curato il progetto, ha offerto il consueto TRAINING TECNICO al fine di rendere familiare e consapevole l’utilizzo del DAE a tutti i dipendenti.

I defibrillatori semiautomatici esterni, a disposizione dello staff e di tutti i visitatori, sono strumenti autonomi.
Sono semplicissimi da utilizzare, perché il soccorritore è supportato dalla voce guida che indica i passaggi da compiere. Inoltre, proprio per l’autonomia del defibrillatore nella diagnosi cardiaca, il soccorritore è esente da qualsiasi responsabilità (art.54 c.p.).