Da una due giorni di assemblea tenutasi sotto l'egida della Premier League, è emerso un forte ultimatum indirizzato alla FIFA da parte delle leghe e delle associazioni europee dei calciatori in merito alla gestione dei calendari internazionali. La richiesta è chiara: una risposta concreta che recepisca le osservazioni emerse, altrimenti sono previsti "interventi concreti" in futuro.
La situazione è giunta a un punto critico, con le principali organizzazioni calcistiche europee che richiedono un maggiore coinvolgimento e una condivisione preventiva nel processo decisionale riguardante i calendari internazionali.Potrebbe interessarti
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La voce più forte in questa battaglia è quella dei calciatori stessi, rappresentati in modo unitario dalle associazioni presenti all'assemblea di Londra. Secondo fonti vicine all'ambiente calcistico, i calciatori non intendono più accettare un calendario imposto da altri senza una preventiva consultazione.
La richiesta di maggiore coinvolgimento nelle decisioni riguardanti i calendari internazionali riflette le preoccupazioni crescenti riguardo alla gestione del carico di lavoro e alla salute dei giocatori. Con un calendario sempre più fitto di competizioni nazionali, internazionali e di club, i calciatori si trovano spesso a fronteggiare un carico eccessivo di partite che può compromettere il loro benessere fisico e mentale.






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