Una piastrella appena spostata ha rivelato un sottobosco di traffici illeciti all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove la Polizia Penitenziaria ha sequestrato 4 telefoni, 10 caricabatterie e 2 microbatterie per microcellulari. È quanto ha dichiarato Orlando Scocca, rappresentante della Fp Ccil Campania per la Polizia Penitenziaria.
Il sequestro è avvenuto venerdì scorso presso il reparto detentivo “Volturno”, grazie all’operato del personale penitenziario. Questo episodio non è isolato: in passato, in un altro reparto, i cinofili della Polizia Penitenziaria avevano scoperto una quantità considerevole di sostanze stupefacenti nascoste nei quadri elettrici.
Mirko Manna, rappresentante della Fp Cgil nazionale, evidenzia l’impegno quotidiano della Polizia Penitenziaria nella prevenzione e repressione dell’ingresso di telefoni e stupefacenti nelle carceri italiane. L’uso dei telefoni dietro le sbarre, sottolinea Manna, va ben oltre la mera comunicazione con i familiari dei detenuti, diventando uno strumento per controllare traffici illeciti e mantenere gerarchie criminali anche dal carcere.
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