Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato nella notte il bilancio di previsione per il triennio 2024-2026. La delibera, presentata dalla Giunta comunale, è stata votata a maggioranza dopo una lunga e accesa seduta iniziata alle 10 di ieri mattina e terminata a tarda notte.
Il bilancio ha subito alcune modifiche rispetto alla versione iniziale in seguito all’approvazione di una mozione e sette ordini del giorno.
Il voto è stato espresso per roll call: favorevoli i consiglieri di maggioranza, contrari quelli di Forza Italia Salvatore Guangi e Iris Savastano, mentre il consigliere Toti Lange si è astenuto.
“Questo bilancio rappresenta per noi un punto di arrivo ma anche un punto di partenza”, ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi nel suo intervento in Consiglio.
“È il terzo bilancio che approviamo, ma il primo vero bilancio, perché i primi due anni sono stati condizionati dalla pesante eredità finanziaria ricevuta. Finalmente, grazie a scelte difficili ma responsabili, come l’aumento delle aliquote e l’introduzione di nuove tasse, intravediamo la prospettiva di una sostenibilità finanziaria per la città, condizione indispensabile per qualsiasi progetto di sviluppo.”
Manfredi ha sottolineato gli sforzi fatti dall’amministrazione negli ultimi due anni per risanare i conti del Comune, sottolineando che “nessuno credeva che saremmo riusciti a uscire dal dissesto. Eppure, ce l’abbiamo fatta e possiamo esserne orgogliosi. Non solo: grazie al piano assunzionale, abbiamo dato lavoro a migliaia di giovani napoletani, ringiovanendo la nostra struttura e offrendo loro una prospettiva di futuro.”
Il Sindaco ha concluso il suo discorso ribadendo l’impegno dell’amministrazione a lavorare per il bene della città: “Abbiamo gettato le basi per un futuro migliore. Ora è il momento di costruire su queste basi, continuando a lavorare con responsabilità e tenacia per il bene di Napoli e dei suoi cittadini.”
I consiglieri di Forza Italia hanno votato contro il bilancio, criticando le scelte operate dalla Giunta e definendolo “un bilancio di lacrime e tasse”.
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