“In 48 ore due rivolte nelle carceri (Alessandria e Catania) e due risse di detenuti nelle case circondariali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi con decine e decine di agenti che hanno messo a rischio la vita”: questa è la cruda realtà delle carceri italiane, denunciata da Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria.
Non c’è nulla da festeggiare: “Altro che il cosiddetto ‘promozionale’ realizzato per il 207esimo anniversario di fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria”, afferma Di Giacomo. “Alla vigilia dell’anniversario del Corpo nelle carceri non c’è alcuna atmosfera di festa. Anzi, rivolte e risse sono diventati quotidiani”.
Le aggressioni contro il personale penitenziario registrano una media di 5 al giorno, con 12mila episodi di resistenza e ingiuria a pubblico ufficiale all’anno.
“L’incapacità dell’Amministrazione Penitenziaria ad interpretare la situazione attuale e le problematicità dei servitori dello Stato non può trasformarsi in uno spot”, denuncia Di Giacomo.
“L’unica occasione vera di festeggiamento potrebbe avvenire con la soppressione del Dap con l’attuale capo che non è più una guida autorevole”.
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