Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord e dalla Guardia di Finanza di Caserta ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio di quarantatré persone coinvolte in attività criminale legata alla frode fiscale e al riciclaggio.
Le indagini hanno smascherato una complicata rete di società “missing trader” coinvolte in operazioni fraudolente che hanno generato una frode fiscale di oltre 18 milioni di euro, reinvestiti poi nel circuito finanziario legale.
L’indagine ha preso avvio dal sequestro di 90 tonnellate di olio lubrificante in un deposito a Castel Volturno, riconducibile a una società “missing trader” coinvolta in acquisti illegali di prodotti petroliferi destinati al mercato nero nazionale.
I proventi illeciti ottenuti sono stati reinvestiti in attività imprenditoriali nel territorio campano, generando un’evasione fiscale di oltre 2 milioni di euro di accise e 2 milioni e mezzo di IVA.
Il sodalizio criminale era anche attivo nella commercializzazione fraudolenta di autovetture e parti di ricambio, usando società cartiere per interporre vendite senza IVA tra cedenti comunitari e acquirenti nazionali, generando un’evasione di IVA di oltre 4 milioni di euro. Le attività investigative hanno messo in luce la complessità di un meccanismo criminale articolato e dannoso per le casse dello Stato.
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