Nell'ambito di un'operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria, Angela Paravati, ex direttrice del carcere di Catanzaro, è stata arrestata con l'accusa di aver favorito i detenuti nella gestione del traffico di droga e cellulari all'interno dell'istituto penitenziario.
Secondo le indagini, Paravati avrebbe adottato comportamenti, sia attivi che passivi, al fine di guadagnarsi la simpatia dei detenuti e evitare situazioni scomode che potessero pregiudicare la sua carriera.
Come risultato, 16 indagati sono finiti in carcere, mentre altri 10 sono stati posti agli arresti domiciliari e 5 sono sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.Potrebbe interessarti
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Le indagini hanno individuato due gruppi criminali all'interno del carcere "Ugo Caridi", coinvolti nello spaccio di droga, in particolare cocaina, hashish e marijuana, nonché nell'introduzione e vendita di cellulari e sim card. Secondo gli inquirenti, l'ex direttrice avrebbe coperto tali attività illecite all'interno dell'istituto penitenziario.
Due gruppi criminali controllavo il traffico di droga nel carcere
Oltre a Paravati, sono stati coinvolti anche l'ex comandante del reparto di Polizia penitenziaria del carcere e due assistenti capo della Polizia penitenziaria, mentre altri 5 agenti sono stati interdetti dalla funzione.
Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha espresso fiducia negli organi inquirenti e ha sottolineato la necessità che gli indagati dimostrino la loro estraneità ai fatti contestati.
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