Il TAR del Lazio ha accolto le richieste di FAPAV, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, smantellando di fatto l'istanza di Assoprovider che richiedeva la sospensione e l'annullamento delle modifiche al Regolamento Agcom a tutela del Diritto d'Autore.
Ripercorriamo i fatti: il 7 gennaio 2024, l'Associazione degli Internet Service Provider aveva presentato motivi aggiunti rispetto ad un suo iniziale ricorso del 2018, impugnando numerosi atti e delibere dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni - Agcom e chiedendo al TAR del Lazio una pronuncia di urgenza al fine di bloccare l'entrata in vigore della piattaforma "Piracy Shield" che consente il blocco entro 30 minuti dell'accesso a nomi di dominio e indirizzi IP che condividono illecitamente contenuti live protetti da Diritto d'Autore.
FAPAV si era prontamente costituita, insieme agli Associati Lega Nazionale Professionisti Serie A e Lega Nazionale Professionisti Serie B, per tutelare tutto il lavoro svolto in questi anni a protezione delle opere creative grazie al Regolamento Agcom e agli importanti risultati ottenuti per tramite di questo strumento.
Le richieste dell'Assoprovider e la decisione del TAR
Lo scorso 17 gennaio si è tenuta la prima udienza in Camera di Consiglio e il 22 gennaio è stata pubblicata la pronuncia che di fatto sconfessa le preoccupazioni poste in essere da parte di Assoprovider.Potrebbe interessarti
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In passato la stessa Assoprovider aveva richiesto l'annullamento della delibera n. 680/13/CONS istitutrice del Regolamento in questione, ma il Consiglio di Stato nel 2019 aveva respinto l'impugnazione, affermando che il Regolamento "è stato adottato in legittimo e corretto esercizio di attribuzioni proprie dell'Autorità medesima" e che il procedimento di segnalazione e blocco delle violazioni "risulta sufficientemente strutturato al fine di consentire detto dialogo, e la relativa partecipazione dialogica, a tutti i soggetti interessati ed effettivamente noti, cui pertanto può essere estesa la possibilità di intervenire nel procedimento in tal guisa regolamentato".
Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV ha così commentato la decisione: "La Legge Antipirateria ed il modificato Regolamento Agcom sono un passo importante per la tutela del Diritto d'Autore e la lotta alla pirateria online, specialmente per i contenuti live, in piena compatibilità con il quadro legislativo costituzionale ed europeo. Il ricorso di Assoprovider non aveva motivi di fondatezza in quanto non sussistono pericoli reali per i provider nell'esecuzione della nuova procedura, per altro la piattaforma è stata positivamente testata nei mesi precedenti. E' importante ora lavorare in modo sistemico per contrastare il fenomeno della pirateria audiovisiva e sportiva che rappresenta una vera e propria spina nel fianco per l'industria e per l'intero Sistema Paese".
Balata (Lega B): "Decisione del TAR è duro colpo per la pirateria"
"Ringrazio il collegio difensivo che ha supportato FAPAV, in questo giudizio, formato dagli Avvocati Stefano Previti, Vincenzo Colarocco, Prof. Giuseppe Rossi e Massimiliano Molino" - ha concluso Bagnoli Rossi. Il presidente della Lega B Mauro Balata esprime infine grande soddisfazione per la sentenza della quarta sezione del Tar del Lazio, che riconosce all'Agcom l'autorità e il potere di disattivare i segnali illegali in 30 minuti: "in questo modo -dice Balata - abbiamo la garanzia di tempi certi e rapidi contro la pirateria che colpisce le nostre partite, un flagello economico che coinvolge non solo il calcio nelle sue istituzioni e nei suoi club ma anche migliaia di lavoratori che operano nel settore delle telecomunicazioni".
Nel ricordare come la Lega B sia sempre stata in prima linea contro questo reato e come si sia costituita 'ad oppenendum' nel procedimento avviato da Assoprovider, Balata riconosce "la bontà dell'operato di Agcom, confermata dalla sentenza" e come il provvedimento sia un duro colpo nei confronti della pirateria e di chi la sostiene: "Non bisogna però abbassare la guardia - conclude Balata - anche grazie all'attivazione imminente della piattaforma 'Piracy Shield' per intervenire direttamente e velocemente contro i flussi e i siti di streaming illegali".
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