Ha provato a difendersi Annalisa, ha provato a parare i colpi con le mani, ha provato a lottare contro quella improvvisa furia omicida.
Ma non è riuscita a fermare la mano assassina dell'uomo dal quale aveva avuto una figlia, che ha 13 anni, e che era in casa in quel momento, e dal quale aveva deciso di separarsi. La gelosia, la maledetta gelosia dietro l'ennesimo femminicidio.
Quello di Agropoli di Annalisa Rizzo, 43 anni, impiegata di banca. Massacrata a coltellate dal marito intorno alle 8 di stamane ad Agropoli nel Cilento. L'uomo, il pizzaiolo Vincenzo Carnicelli, 63 anni, poi si è tolto la vita con lo stesso coltello con il quale aveva infierito sulla moglie causandone la morte.
Le indagini proseguono per verificare ed escludere il coinvolgimento di terze persone.Potrebbe interessarti
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La figlia di 13 anni della coppia era in casa, ma non ha assistito alla scena. A dare l'allarme, intorno alle 9.45, i familiari della donna che, preoccupati dal fatto che la madre non riuscivano a mettersi in contatto con la figlia, si sono precipitati a casa della figlia e del genero, scoprendo nella camera da letto matrimoniale i cadaveri dei due coniugi.
La coppia aveva iniziato la separazione consensuale
I due, secondo quanto accertato, avevano iniziato un percorso di separazione consensuale. Stamane mentre Annalisa si preparava ad andare al lavoro è scoppiata una lite, dalle parole ai fatti, alla tragedia.
E così il numero delle donne uccise, anche in questo 2024, nonostante gli appelli seguiti sull'onda delle emozioni per gli omicidi di Giulia Tramontano prima e Giulia Checchettin poi, sembrano non aver sortito alcun effetto. Perchè, purtroppo si muore ancora di gelosia.
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