“Il messaggio che deve lasciare Giogio’ e che deve dare un senso a questa tragedia e’ proprio di dire ai bravi ragazzi che non bisogna girarsi dall’altra parte. Una medaglia concessa per gesti di altissimo valore”.
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in prefettura a Napoli nel corso della cerimonia di consegna ai genitori della Medaglia d’oro al Valor civile alla memoria di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso il 31 agosto scorso a Napoli. “La parte sana di questa citta’ – ha aggiunto il ministro – deve trarre insegnamento da questa vicenda non girandosi dall’altra parte. Noi non vi lasciamo soli, si fara’ in modo che questa non sia una cerimonia consumata invano. La vicenda di Gigio’ mi ha segnato particolarmente”.
Il coraggio di Giovanbattista Cutolo non sarà dimenticato. Giovanbattista, noto come Giogiò, che ha scelto di non ignorare l’ingiustizia, difendendo un amico da un’aggressione e pagando con la propria vita.
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato l’importanza di non girarsi dall’altra parte di fronte all’ingiustizia e ha elogiato la parte sana della città, alla quale Cutolo apparteneva. In prima fila c’erano la madre, il padre e la sorella del giovane, insieme al direttore dell’orchestra Scarlatti Junior, Gaetano Russo, che ha espresso commozione dopo l’esecuzione dell’inno nazionale da parte degli studenti.
Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha definito l’episodio una tragedia, sottolineando l’eroismo sempre più raro nel contesto storico attuale. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha evidenziato che l’evento è un’opportunità per rafforzare l’impegno delle amministrazioni, delle istituzioni e della società civile, creando una rete che rafforzi la luce presente nelle comunità.
“Nessuno ci ridarà Giogiò ma è importante ricordarne la memoria”. Lo ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, alla cerimonia per il conferimento della medaglia d’oro al valor civile, alla memoria, a Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne che è stato ucciso il 31 agosto scorso in piazza del Municipio a Napoli per difendere un suo amico dall’aggressione di un minorenne. E ricordando quanto accaduto, l’auspicio è che “fatti del genere non abbiano più a ripetersi”. Il prefetto ha detto infine ai familiari “Noi vi seguiamo, vi seguiremo e saremo sempre al vostro fianco”.
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