Politica Campania

 De Luca incontra il vescovo Acerra sul termovalorizzatore

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Questa mattina si è tenuto un incontro a Palazzo Santa Lucia tra il vescovo di Acerra, monsignor Giuseppe Di Donna, e il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Al centro dell’incontro è stata una valutazione attenta della situazione ambientale del territorio di Acerra e delle problematiche legate al termovalorizzatore.

Il presidente De Luca ha annunciato che la Regione avvierà immediatamente un’operazione di trasparenza, iniziando dai dati sanitari effettivi relativi al territorio in questione. La tutela della salute e l’informazione completa e trasparente ai cittadini sono considerate irrinunciabili.

A questo scopo, sarà avviato un aggiornamento tempestivo e continuo dei dati epidemiologici, con la collaborazione di autorità scientifiche e sanitarie nazionali. In questo contesto, la Regione sospenderà qualsiasi decisione riguardante il termovalorizzatore e l’ipotesi di quarta linea, avviando una ricognizione dettagliata e aggiornata sui programmi di smaltimento dei rifiuti.

“È evidente a tutti che ogni impianto di trattamento, a cominciare dal termovalorizzatore, richiede un necessario programma di manutenzione. Sarebbe irresponsabile trovarsi con impianti bloccati e montagne di rifiuti per strada senza aver compiuto azioni preventive. Non si può neanche immaginare di precipitare la regione in una nuova emergenza rifiuti. Tuttavia, ciò non deve significare un aumento dei quantitativi di rifiuti trattati negli impianti.

Siamo di fronte a un problema che richiede la responsabilità di tutte le istituzioni e dei cittadini. È necessario verificare in dettaglio, prima di procedere, quanto questo problema possa essere risolto con un aumento – sempre auspicabile – della raccolta differenziata e con l’entrata progressiva in funzione degli impianti di compostaggio in via di realizzazione”, si evidenzia nella nota.

Il presidente ha annunciato che “sarà dato indirizzo agli uffici regionali di non autorizzare l’installazione di nuovi impianti di trattamento rifiuti in un’area in cui è già presente una grande quantità di tali impianti, tenendo conto dei parametri già approvati dalla Regione per la classificazione delle aree sature.

Sarà inoltre avviata un’azione di controllo sugli impianti già esistenti per verificare il rispetto delle norme di tutela ambientale. Infine, si è deciso di istituire un comitato di saggi con rappresentanti territoriali, scientifici e di personalità terze, al fine di esaminare in un clima di totale trasparenza e collaborazione tutti i programmi e le decisioni future”.


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