Di e con Antimo Casertano per la regia di Daniela Ioia.
Sabato 21 (ore 21.Potrebbe interessarti
"Tra le 50 favole dell’opera di Basile, questa mi ha particolarmente colpito per la sua semplicità e per la forza morale – racconta Antimo Casertano -. Di certo non è una delle più note, ma non per questo di minore importanza letteraria ed espressiva rispetto a tutte le altre. La favola tratta di un padre, Pacione, ormai vecchio e stanco, che manda i suoi cinque figli maschi a imparare qualche arte in giro per il mondo e quando tornano, ognuno con una sua virtù, vanno a liberare la figlia di un re rapita da un orco. La storia si conclude con un colpo di scena, che non può essere svelato per non compromettere la riuscita della stessa. Nonostante sia nata nel ‘600, questa favola ancora oggi riesce a parlarci con una forza ed una attualità strabilianti, essendo un contenitore di emozioni potente ma, più in generale, una vicenda universalmente riconoscibile. L’idea – tiene a sottolineare l’attore e regista - è quella di trasportare gli spettatori in un mondo incantato, in luoghi antichi eppure ancora così moderni, che sappia infine regalare un momento poetico, un momento da favola".
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