#VERITA' PER ANGELO VASSALLO

App Sinfonia Desktop

ULTIMO AGGIORNAMENTO : 12 Agosto 2025 - 21:54
27.7 C
Napoli

App Sinfonia Desktop

Miss Italia, 13enne in passerella, è bufera: licenziato l’organizzatore campano
Incendio al Vesuvio, oggi quattro Canadair in azione
Fiamme sul Vesuvio, salve le colture di pregio
Grandinata e temporale lampo nel Cilento: bagnanti in fuga e...
Sperlonga, vuole cenare ma la cucina è chiusa: napoletano dà...
Dove si dirige la comunicazione? L’evoluzione strategica che ridisegna l’informazione
Napoli, Ospedale del Mare: salvato l’orecchio a un sedicenne ferito...
Una Giornata Diversa a Napoli: Benessere, Cultura e Relax
Castel San Giorgio, incendio a ridosso del centro abitato: evacuate...
Dl Economia, Broya de Lucia e Colaci: “Governo regala il...
Nuova aggressione in corsia al San Pio, l’Ordine dei Medici...
Lite tra ragazzi alla festa di paese di Campoli Appennino:...
West Nile, il Ministero avverte: picco atteso nelle prossime settimane
Napoli, litorale costiero liberato da ormeggi e stabilimenti balneari abusivi
Foce del Garigliano insabbiata: barche ferme e turismo in crisi
Truffe nel settore auto: la Polizia denuncia 3 titolari di...
Napoli, 5 patenti ritirate e 3 denunce in una notte...
Tangenziale di Napoli, 65enne in scooter contromano: fermata dalla Polizia
Corsa scudetto del Napoli: ma quali sono le avversarie più...
Corsi PLC: scopri come diventare programmatore PLC
Irpinia senz’acqua per 20 ore al giorno: la denuncia da...
Disperso un 83enne nel Matese: ricerche senza sosta per il...
Addio a Maria Di Freda, storica direttrice generale della Scala:...
Pontecagnano, incendio distrugge capannone agricolo 
Il Manchester City: “A Palermo amichevole indimenticabile”
Vela, America’s Cup a Napoli: firmato ufficialmente il protocollo, prime...
Vesuvio, incendi sotto controllo ma resta il pericolo: 500 ettari...
Addio a Mario Forte, l’ex sindaco di Napoli aveva 89...
Ondata di caldo record in Campania: allerta prorogata fino a...
Napoli, turista inseguito, aggredito e rapinato fin nella hall dell’hotel...

Telefoni ai camorristi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: 15 indagati. Tutti i nomi

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

L’uso di telefoni cellulari all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere da parte dei detenuti, compresi quelli condannati per reati legati alla camorra, è una problema che emerge in numerose indagini condotte dalla Procura Antimafia.

Nel 2022, il nucleo investigativo della polizia penitenziaria di Napoli, sotto la supervisione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha avviato un’indagine mirata per contrastare questa pratica.

Gli investigatori sono riusciti a individuare non solo chi aveva introdotto i telefoni cellulari all’interno del carcere, ma anche tutti i detenuti che ne avevano fatto uso per comunicare con l’esterno. Quindici persone su 41 indagati hanno scelto di essere giudicate con rito ordinario dal giudice monocratico del Tribunale di Caserta, Federica Villano, che ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura.

Tra i 15 imputati figurano Manuel Catello Spagnuolo, 23 anni, di Castellammare di Stabia; Andrea Evacuo, 44 anni; Andrea Gallo, 35 anni; e Raffaele Vitiello, 52 anni, tutti di Torre Annunziata.

E poi ancora Antonio Casarano (41 anni) di Nocera Inferiore; Ignazio D’Angelo (33 anni), Giuseppe Ferriero (29 anni), Antonio Ponticelli (30 anni), di Napoli; Rudy Letizia (31 anni) di Casal di Principe; Ciro Marino (38 anni) di Santa Maria Capua a Vetere; Alessandro Massaro (35 anni) e Alberto Piscitelli (58 anni) di Caserta; Emanuele Zuppa (35 anni) di Aversa; Luciano Strafile (45 anni) di Cerignola; Chukwuemaka Umeakanne (58 anni) nigeriano.

Le accuse riguardano l’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte dei detenuti, reato punito con una pena che va da uno a 4 anni di reclusione. Le indagini nel carcere Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere sono scattate nel 2022, quando le intercettazioni telefoniche ordinate dall’Antimafia hanno rivelato che i detenuti riuscivano a comunicare con l’esterno.

Il nucleo investigativo della polizia penitenziaria di Napoli ha condotto perquisizioni in tutte le celle, durante le quali sono stati scoperti quattro telefoni cellulari, in possesso dei detenuti senza alcuna autorizzazione. Utilizzando i dati recuperati dai cellulari sequestrati, gli agenti sono riusciti a identificare tutti i detenuti che li avevano utilizzati per comunicare con persone al di fuori del carcere.

Inoltre, incrociando i dati dei tabulati telefonici con le chiamate ancora memorizzate nei cellulari, gli investigatori sono stati in grado di individuare chi aveva introdotto i telefoni nelle celle o li aveva utilizzati per effettuare chiamate. Questo fenomeno è stato oggetto di preoccupazione in varie indagini legate alla criminalità organizzata nella regione Campania.


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 13 Settembre 2023 - 08:54

facebook

Ultim'ora

App Sinfonia Desktop

Cronache Podcast

  • Napoli, accusata di aver bloccato il pronto soccorso: "Volevamo solo assistenza"
  • Cane legato e abbandonato al sole muore di stenti a Varcaturo
  • Giallo sulla morte in barca in Sardegna del 21enne di Bacoli, Giovanni Marchionni
Vedi tutti gli episodi su Spreaker

Primo Piano

Le Video Storie