I tre operai morti nella tarda mattina di oggi a causa di una deflagrazione all'interno della 'sabino Esplodenti' a Casalbordino stavano lavorando sul recupero di polvere da sparo di un ordigno bellico.
Uno di loro, Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino, era scampato miracolosamente alla tragedia avvenuta nello stesso stabilimento nel 2020, costata la vita anche in quel caso a tre colleghi.Potrebbe interessarti
Italia in caso di attacco atomico le alte cariche dello Stato restano senza bunker
Faida tra famiglie sinti: uccisa Dolores Dori, 44enne abbandonata davanti all’ospedale di Desenzano
Liguria, la sposa è in ritardo: il prete non ammette ritardi e inizia il matrimonio senza di lei
Estate killer: oltre 1.100 morti di caldo a Milano, a Napoli 579
Di Nella, caporeparto, viveva nel popoloso quartiere di Santa Rita. Lascia la moglie e due figlie. Anche il cognato ha lavorato alla Sabino ed è già andato in pensione.
Nel frattempo, per ragioni di sicurezza sono state evacuate due abitazioni vicine all'area che deve essere ancora bonificata dagli artificieri dell'Esercito, in arrivo domani. Sul posto e' in corso un sopralluogo del pm di turno.






Lascia un commento