Procura di Roma- foto dal web
Tre calciatori dilettanti sono accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di un’olimpionica azzurra plurimedagliata.
Il fatto è accaduto il 6 febbraio scorso in un locale di Trastevere, a Roma, secondo quanto riporta oggi il Messaggero. La procura capitolina ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre – originari dell’Oristanese – che militano o hanno militato in squadre calcistiche sarde della Promozione o della 2/a categoria.
Sarà ora il gip a decidere se mandarli a processo. I tre – Erminio Coni e Andrea Finotto di 38 anni, Alessio Costella di 36 – hanno riconosciuto la campionessa nel locale e le si sono avvicinati chiedendo di scattare una foto insieme.
A quel punto sarebbero scattati gli abusi. Nel locale sono poi intervenuti i carabinieri a seguito di un’accesa discussione nata tra i 3 e gli amici della ragazza. L’atleta ha denunciato quanto accaduto un paio di settimane dopo.
Il gup di Roma deciderà in autunno sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura. Un brutto episodio che l’atleta ha voluto cristallizzare in una denuncia presentata dopo due settimane e che è finita all’attenzione dei magistrati della procura capitolina che si occupano dei reati di violenza sulle donne.
Nel racconto fornito agli inquirenti la sportiva azzurra ha fornito i dettagli di quella serata che doveva essere spensierata e di divertimento ma che per lei si è trasformata in un vero e proprio incubo. Lei era lì in compagnia di amici e al tavolo di fronte i tre indagati che si trovavano a Roma probabilmente in vacanza.
“Ti va di fare una foto con noi?” la richiesta. Una proposta a cui l’olimpionica non si è sottratta ma che in pochi istanti si è trasformata in tutt’altro. Dopo averla accerchiata, approfittando forse del clima disteso e di divertimento, il branco ha cominciato ad abusare fisicamente di lei con una azione via via sempre più esplicita.
Il tutto davanti a decine di testimoni e agli amici della vittima che sono immediatamente intervenuti: ne è nata una sorta di rissa che ha portato i proprietari del locale, uno dei luoghi più noti della movida trasteverina, ad allertare le forze dell’ordine.
I carabinieri hanno identificato i tre e poi, dopo alcuni giorni, la vittima ha trovato le forze di denunciare tutto. La parola passa ora al giudice per udienze preliminari che dovrà vagliare la richiesta di processo sollecitata dai pm di piazzale Clodio.
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