Calcio

La Roma perde ai rigori l’Europa League nella partita piu’ lunga della storia

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Il Siviglia ha vinto l’Europa League battendo la Roma ai calci di rigore per 5-2 (1-1 i supplementari e regolamentari) nella partita piu’ lunga della storia del calcio durata ben 146 minuti a causa di continue interruzioni e tempi di recupero prolungati finanche nei supplementari.

Decisivi per i giallorossi gli errori dal dischetto di Mancini (parato) e Ibanez (palo). A segno Cristante. Per il Siviglia infallibili Ocampos, Lamela, Rakitic, Montiel (il cui rigore sul palo è stato fatto ribattere su decisione del Var). Settima vittoria per l’Europa League degli andalusi. Per Mourinho è la prima sconfitta in sei finali disputate.

Silenzio e delusione allo stadio Olimpico di Roma. Un lungo applauso ha accompagnato la fine dei calci di rigore, che hanno decretato il Siviglia vincitore dell’Europa League. Nell’impianto sono state accese le luci e i tifosi continuano a sventolare le bandiere e a cantare cori. Grande delusione tra i migliaia accorsi per la finale della competizione europea di calcio, mentre i primi tifosi iniziano a raggiungere l’uscita. La Roma ha perso ai rigori dopo una partita di 146 minuti, la piu’ lunga della storia.

Una beffa per Mourinho che schiera Dybala e Spinazzola – i due giocatori in dubbio – dal 1′. L’occasione che apre il match è proprio dell’esterno azzurro con un tiro a botta sicura in area, che Bounou respinge in tuffo. Al 35′ la Roma passa in vantaggio. Cristante e Mancini recuperano palla, il difensore verticalizza subito per Dybala che a tu per tu con Bounou non sbaglia. Il Siviglia si rende pericoloso nel finale di tempo.

Al 44′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, un meccanismo di blocchi porta al colpo di testa in solitaria di Fernando ma la palla finisce alta. Nei sette minuti di recupero del primo tempo la squadra spagnola schiaccia la Roma nella sua area di rigore e sfiora il pari con un missile dalla distanza di Rakitic che si stampa sul palo. All’intervallo Mendilibar manda in campo due vecchie conoscenze del calcio italiano: Suso e Lamela (ex giallorosso).

È un autogol però a punire la Roma al 55′: su cross dalla destra di Navas, Mancini deposita nella propria porta nel tentativo di anticipare En-Nesyri. La Roma sfiora il gol con una mischia dopo un calcio piazzato con Abraham e Ibanez, ma la palla non entra. Al 68′ finisce la partita di Dybala, sostituito da Wijnaldum. Al 77′ il var è protagonista e cancella un rigore per un contrasto in area tra Ibanez (che tocca la palla) e Ocampos.

Poco dopo l’arbitro inglese non sanziona un mani di Fernando in area. E all’83’, dopo uno schema da calcio di punizione, Belotti al volo sfiora il gol. Si va ai supplementari e nel secondo tempo, nel recupero, Smalling di testa colpisce una traversa. Il verdetto è dunque rimandato ai rigori. Mancini e Ibanez sbagliano, il Siviglia è infallibile: Montiel come al Mondiale in Qatar con l’Argentina (dopo un rigore ripetuto) manda in trionfo la sua tifoseria. Per Mourinho prima sconfitta in una finale, per il popolo giallorosso una grande delusione, ma la Roma torna a casa a testa altissima.

 

 


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