Foto: SSC Napoli su Instagram
Il Napoli crolla clamorosamente al Maradona. Il Milan cala il poker rifilando agli azzurri la sconfitta più pesante dell’anno.Ecco le pagelle.
Meret: 5. Non è il colpevole numero uno della serata, ma i rossoneri dilagano e lui non riesce a fermare l’emorragia difensiva in alcun modo.
Di Lorenzo: 4,5. Dalle sue parti Theo Hernandez e Leao scappano via tante volte e soprattutto il portoghese si scatena, venendo anche spesso e volentieri a giocare in mezzo al campo.
Rrahmani: 4. Male in coppia con Kim sui primi due gol, Leao lo salta secco sul tris che chiude la pratica.
Saltato come un birillo da Saelemaekers per il poker.
Kim: 4,5. Unico lampo l’opportunità in uscita palla al piede in avvio di ripresa, poi una grande fatica a contenere le folate offensive degli avversari (dall’81’ Juan Jesus: sv).
Mario Rui: 4,5. Sul gol del raddoppio non riesce a stendere Diaz, poi insidia Maignan a inizio ripresa.Offensivamente non trova nessun altro spunto che riesca a mettere in difficoltà il Milan.
Anguissa: 4,5. A centrocampo i rossoneri dilagano, non ci mette la stessa intensità e presenza fisica consueta venendo meno su tante delle situazioni chiave della gara.
Lobotka: 4. Tanti errori anche in fase di costruzione e gestione del pallone, il che è una notizia.
Tonali gli strappa il possesso e lancia l’azione per il gol del tris di Leao (dal 68′ Elmas: sv).
Zielinski: 4,5. Nel primo tempo è l’unico che riesce a creare occasioni pericolose, troppo poco però.E con il passare dei minuti scompare dalla gara, perdendo poi il pallone che vale il 3-0 (dal 68′ Ndombele: sv).
Politano: 4,5. A destra fa il suo, ingaggia un duello con Theo Hernandez e la tifoseria milanista riuscendo a trovare qualche giocata, ma nessuna che porti ad un gol o ad un’azione pericolosa (dal 68′ Lozano: sv).
Simeone: 4,5. Un’occasione dopo pochi minuti, i compagni provano a servirlo in tutti i modi ma non toccherà più palloni (dal 77′ Raspadori: sv).
Kvaratskhelia: 4,5. Qualche spunto in avvio di gara che infiamma il Maradona, poi nulla più e tanto nervosismo in una partita storta per lui e per tutta la squadra.
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