“E’ vergognoso che un’opera così importante come il Policlinico di Caserta, dopo oltre 20 anni dall’inizio dei lavori, non sia ancora ultimata. Forse abbiamo già dimenticato i gravi problemi e le decine di migliaia di morti creati dalla pandemia.
Va fatto un forte pressing verso il Governo, perché investa realmente sulla sanità, ma anche sulle istituzioni locali come la Regione. L’opera va finita”.
Lo ha detto a Caserta il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra, che ha raccolto le sollecitazioni relative alle gravi criticità del Casertano – non solo il Policlinico, ma anche le vertenze lavorative relative ai siti delle multinazionale Jabil e Whirlpool – sintetizzate nella relazione del segretario della Cisl di Caserta Giovanni Letizia.
“Bisogna cancellare la legge Fornero, che è una delle peggiori della storia d’Italia a causa della sua rigidità per l’uscita dal mercato del lavoro. Diciamo sì ai 41 anni di contributi per andare in pensione, ma va ricordato alla politica che andrebbe messa anche un’età per uscire, come i 62 anni.
E ciò perché nel Sud Italia giovani e donne, vista la precarietà lavorativa, non sono sempre in grado di mettere insieme 41 anni di contributi, per cui quelli che oggi sono precari poi diventeranno pensionati poveri”.
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