“Dopo l’annuncio festivo circa la riapertura del pronto soccorso del San Giovanni Bosco da parte del direttore generale Ciro Verdoliva, su input della Regione, che fissava la data del 3 aprile prossimo come quella definitiva, a distanza di meno di un mese dall’annuncio si accorge che quanto aveva promesso, dopo la riunione operativa, non si può fare”, dichiara il consigliere Muscarà.
E poi aggiunge: “Evidentemente l’annuncio serviva solo a placare momentaneamente le acque dopo la morte della signora fuori l’ospedale, aggiungendo anche il caso del ragazzo di Secondigliano accoltellato in una rissa, soccorso dai medici in scienza e coscienza, nonostante il PS fosse chiuso.
Il dubbio resta anche sul fatto che Verdoliva sapesse o meno già che la sua promessa fosse infondata. Intanto, non mi pare che il governo nazionale o l’opposizione, stiano facendo qualcosa per alleggerire il numero chiuso a medicina, un enorme problema che andava affrontato almeno dieci anni fa.
Dalla pandemia poco abbiamo imparato, ed ora i medici sono sempre meno, mal pagati e preferiscono evitare di ritrovarsi nelle trincee di guerra dei Pronto Soccorso campani”, conclude il consigliere.
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