La banda delle rapine di auto e truffe alle assicurazioni sgominata stamane dai carabinieri agiva come se non potessero mai riconosciuti o intercettati.
La loro sicurezza ha permesso ai carabinieri della stazione Marianella e della compagnia del Vomero di ricostruire numerose attivita' della banda di finti parcheggiatori abusivi che in realta' rubavano le auto in sosta.
I due perni principali dell'indagine sono Giuseppe Guarino e Massimo Niro, che agivano in prossimita' degli ospedali Santobono e Secondo Policlinico, ed e' stato il gip Finamore a firmare arresti e sequestri nei confronti degli esponenti di una banda specializzata in crimini predatori e di un sistema di truffe che si sarebbe avvalso anche di avvocati e periti compiacenti per ottenere rimborsi per incidenti mai avvenuti.
Gli indagati parlavano in chat e usavano soprannomi e diminutivi, come Gettone, Bryan My Life.Potrebbe interessarti
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Non solo delle truffe ma anche di una serie di furti e rapine di autovetture, anche ai danni di persone ricoverate in ospedale, fingendosi parcheggiatori abusivi, finalizzate a smontarne e rivenderne i componenti.
E proprio dalle denunce di furto presentate da alcuni pazienti e parenti di pazienti degli ospedali II Policlinico e del Santobono sono partite le indagini dei carabinieri della stazione di Napoli Marianella. Gli arrestati sono Giuseppe Guarino, 37 anni, Massimo Niro, 51 anni, e Salvatore Grassi, 24 anni: per i primi due il gip di Napoli ha disposto l'arresto in carcere.
Al più giovane dei tre invece i militari dell'arma hanno notificato un provvedimento cautelare ai domiciliari. Nei confronti dei familiari di uno degli arrestati è stato disposto anche un sequestro di oltre 38mila euro perché avrebbe intascato indebitamente, dal 2021, il "reddito di cittadinanza".






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