Cardito. Se quei vetri blindati non avessero retto avrebbero potuto uccidere anche dei bambini. Secondo quanto si apprende, infatti, nell’abitazione presa di mira con un ariete e a colpi di di Ak47 e pistola, lo scorso 5 marzo a Cardito, in provincia di Napoli, abitano la figlia di Francesco Ullero, esponente di spicco della criminalità organizzata locale (recentemente scarcerato), il marito della donna e i loro figli minorenni.
Francesco Ullero invece non c’era. Ad entrare in azione sarebbe stato un gruppo criminale emergente, composto da nuove e giovani leve pronte a tutto. La pericolosità di questa organizzazione malavitosa ha spinto la Direzione Distrettuale Antimafia e la Squadra Mobile di Napoli a emettere d’urgenza un provvedimento di fermo che riguarda, appunto, uno dei suoi componenti. L’organizzazione camorristica è in lotta con l’obiettivo di scalzare la vecchia guardia.
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