A Natale e Capodanno i carabinieri dei Nas hanno intensificato i controlli presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e disabili (Rsa, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia).
In Campania è stato denunciato il legale responsabile di una rsa della provincia di Napoli: è ritenuto responsabile di aver detenuto 4 confezione di morfina (per un totale di 20 fiale) non registrate sul prescritto registro di carico e scarico degli stupefacenti e, peraltro, in assenza di prescrizioni mediche e/o piani terapeutici riferiti alle persone alloggiate. Contestate violazioni amministrative per complessivi 8.000 euro.
I militari hanno ispezionato complessivamente 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, in tutta Italia, individuando 152 strutture irregolari (pari al 25%), sanzionando 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi per complessivi 167mila euro, riconducibili a carenze igienico-strutturali e autorizzative.
Oltre alla presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti di validità, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti in cattivo stato di conservazione.
Lo ha riferito l’Arma in una nota, spiegando che è stata disposta la chiusura di sei strutture ricettive, “risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio”.
Tra queste una struttura per disabili mentali di Reggio Calabria “priva di autorizzazione nonché dei requisiti minimi”, la cui titolare è stata denunciata anche “per la detenzione di 10 kg di alimenti vari rinvenuti in cattivo stato di conservazione”.
Chiuse anche una parte di una casa di riposo in provincia di Campobasso e una struttura residenziale per anziani in provincia di Potenza “priva dei requisiti autorizzativi, strutturali, organizzativi e funzionali”. A Siracusa sospesa una casa di riposo per anziani perché “senza iscrizione all’Albo comunale”.
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