Casamicciola: Iacomini (Unicef), dolore per bimbi morti. Annullato evento a Napoli e presepe vivente a Ischia.
“Oggi a Napoli si sarebbe dovuta celebrare la 33 Giornata Mondiale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a conclusione di un mese, novembre, che ha visto l’Unicef attraverso i suoi volontari realizzare tante iniziative in ogni parte d’Italia”, dichiara Andrea Iacomini portavoce dell’organizzazione umanitaria, informando che in segno di solidarietà verso la popolazione di Ischia, l’evento è stato annullato.
“La giornata, cui avrebbero dovuto partecipare il nostro Direttore Generale Paolo Rozera e la Presidente Regionale Emilia Narciso, è stata annullata per esprimere la nostra vicinanza alla popolazione di Ischia”, prosegue .
“Proviamo un dolore enorme nel ricordare che 2 delle giovani vite perdute nel disastro, una bimba di 6 anni e uno di 11, erano studenti della Scuola Mennella, Scuola ‘Amica Unicef’ e un terzo era un ragazzo di 15 anni, Michele, dell’Istituto tecnico Mattei. Ancora più straziante – aggiunge Iacomini – ricordare la perdita del piccolo GiovanGiuseppe di 21 giorni. Ci stringiamo forte ai familiari e ai parenti delle vittime, ai dirigenti scolastici Assunta Barbieri e Gianpietro Calise dei due istituti dell’Isola”.
“Il 18 Dicembre era previsto a Ischia un Presepe Vivente con tutte le scuole che naturalmente e’ stato annullato” continua Iacomini.
“Desidero ringraziare i Vigili del Fuoco, nostri Ambasciatori e la Protezione Civile Regionale, l’Esercito Italiano e la Croce Rossa che avevano preparato un allestimento particolare per accogliere i circa 2000 ragazzi che avrebbero oggi gremito Piazza del Plebiscito a Napoli, e rivolgo loro il nostro sentimento di gratitudine per il grande lavoro che stanno portando avanti sull’isola che oggi è fondamentale e prioritario”, sottolinea Iacomini.
“Ci auguriamo a breve di incontrare il Commissario Legnini per capire come supportare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze dell’isola per intensificare il nostro ruolo educativo nel costruire nelle giovani generazioni quella che possiamo definire la ‘Cultura della Protezione Civile’, cioè la cultura della Prevenzione e della Programmazione dell’accoglienza e della sicurezza, per usare le sue parole, che accanto alla Cultura dell’emergenza deve caratterizzare il nostro impegno e la cura dei territori”, conclude il rappresentante dell’Unicef.
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