Santa Maria Capua Vetere, detenuto manda agente in ospedale. La denuncia di Luigi Castaldo del sindacato Asppe: “Nordio ci dia forte segnale di cambiamento”
Ennesima aggressione ai danni di un poliziotto penitenziario del carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere: un detenuto italiano al rientro dai passeggi, dopo un alterco con un poliziotto penitenziario, l’ha preso a ceffoni.
La vittima è finita in ospedale con occhio tumefatto e lesioni all’orecchio. A rendere noto la vicenda, avvenuta nel reparto Nilo, tristemente noto per essere stato teatro delle violenze degli agenti ai danni dei carcerati, il 6 aprile 2020, è il segretario regionale Campania Asppe, confederata Consipe, Luigi Castaldo.
“Mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio visita il carcere di Poggioreale, emblema del decadimento del carceri italiane come fallimento di un sistema penitenziario imploso a causa della atavica carenza di organico e del sovraffollamento carcerario, – afferma il sindacalista – a Santa Maria Capua Vetere ancora una volta un poliziotto penitenziario viene aggredito fisicamente.
Ci auguriamo che il neo ministro dia un forte segnale di cambiamento con azioni tangibili e concrete che mettano al centro dell’attenzione il benessere del personale di Polizia Penitenziaria in prima linea, azione imprescindibile per la sicurezza di tutti nell’interesse collettivo”.
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