Quarto, all’ex Ipercop baby bullo con la sua gang semina terrore, afferrato alla gola 11enne, messo in fuga dai genitori del minore e vigilanza. La madre della vittima: “Mio figlio aggredito senza motivo per fortuna ero lì”.
“Sabato sera mio figlio, un ragazzino di 11 anni, mentre era in compagnia degli amici, è stato afferrato alla gola dal solito ragazzino violento che si aggira con la sua gang; già noto per le sue scorribande sia al centro commerciale che a Quarto. Fortunatamente ero a pochi passi riuscendo a bloccare l’aggressore.
Le mie urla hanno attirato l’attenzione della vigilanza che è prontamente intervenuta mettendolo in fuga. All’arrivo dei carabinieri ho raccontato l’accaduto descrivendo l’aggressore. Stamattina mi sono recata in caserma per sporgere per iscritto la denuncia. Sono arrabbiata e preoccupata, cosa sarà dei ragazzini perbene se non riusciamo a difenderli dai violenti?”. E’ la denuncia della madre dell’11enne aggredito che ha segnalato il caso al consigliere Borrelli.
“ Dalle prime ricostruzioni – ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde – il ragazzino che ieri si è reso protagonista dell’immotivata aggressione sarebbe noto per le sue gesta violente. Non va a scuola e, poco prima che aggredisse l’11enne, in compagnia dei suoi scagnozzi sparava petardi all’interno del centro commerciale, per il gusto di esercitare prepotenze a danno dei presenti.
Dunque ci sono tutti gli elementi affinché chi di dovere intervenga per fermare l’escalation delinquenziale del baby bullo. Se in zona è conosciuto non dovrebbe essere complicato raggiungerlo e iniziare un percorso di recupero e rieducazione che presuppone necessariamente anche scontare una pena se in età imputabile. Se è necessario, anche allontanarlo da un ambiente familiare inadatto e malato, che molto spesso è la causa di simili derive”.
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