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Napoli, crollo al cimitero: due autogru per il recupero delle salme

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Napoli, crollo al cimitero: due autogru per il recupero delle salme. Si lavora in vista della celebrazione dei defunti per consentire un afflusso tranquillo dei visitatori.

Il cimitero monumentale di Poggioreale ha ripaerto alpubblico due giorni fa. E a partire dal 3 novembre si partirà con l’operazione di recupero delle salme nelle cappelle crollate. La decisione al termine dei sopralluoghi e delle verifiche effettuati in questi giorni a seguito del crollo di un’ala della cappella denominata della Resurrezione, avvenuto lunedì scorso.

Secondo quanto rilevato dai vigili del fuoco e dai tecnici sia la parte non crollata della cappella della Resurrezione, sia le cinque Arciconfraternite circostanti, sia il muro perimetrale al confine con il fondo Zevola “non manifestano segni di cedimento fondale”.

Pertanto resteranno interdette – e sotto sequestro – soltanto le aree dove si sono verificati il crollo di lunedì e quello del 5 gennaio scorso, quando sono andate distrutte le due palazzine di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi.

“Terminate le verifiche, si è pervenuti alla conclusione che la perimetrazione già tracciata dell’area sequestrata e interdetta sia idonea a preservare la pubblica incolumità“, si legge ancora nell’ordinanza firmata dai dirigenti del Comune.

“Dai primi rilievi appare che il crollo sia legato al dissesto di quella cappella per infiltrazioni legate allapioggia. Esiste un problema più generale che affronteremo nei prossimi mesi e che riguarda le strutture private”, ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

“Si dovrà fare una rivalutazione di tutte le strutture private nell’ambito del cimitero monumentale – ha spiegato – spesso hanno più di un secolo, essendo state costruite nell’800, sono strutture dove non si fa manutenzione da molto tempo ed è opportuno un intervento. Nel frattempo continuano i lavori di preparazione della messa in sicurezza della cappella della Resurrezione, con le bare ancora in bilico e in aria. Nei prossimi giorni sarà installata una base dovepoggerà la gru.

I vigili del fuoco accederanno dal fondo Zevola dove a seguito della pulizia di questi giorni sono tornate alla luce le 5 mila vecchie lapidi abbandonate e sommerse fino ad allora dall’alta vegetazione. Appartenenti a un vecchio progetto di fosse comuni.

Proprio la settimana prossima il Comune terrà una riunione con la Soprintendenza anche per decidere il destino di quell’area e di quel vecchio progetto. Intanto i cittadini potranno tornare a pregare e porgere un fiore per i loro cari a partire da oggi e in occasione della imminente giornata dedicata alla commemorazione dei defunti.

Proprio a causa della grande affluenza prevista per il giorno dei morti si è deciso anche di iniziare le operazioni con le gru il 3 novembre. Ieri la riunione tecnica del consiglio direttivo, tenutasi presso la sede del comando dei vigili del fuoco, a Poggioreale. Le due autogru una da 300 tonnellate su via Poggioreale, dove ci sono le palazzine crollate a gennaio, e poi si proseguirà con quella da 160 tonnellate nel cimitero monumentale. A partire da oggi avranno inizio le attività di montaggio della struttura provvisoria di accoglienza delle salme, cenerie resti mortali.

I lavori nel dettaglio

Sono stati calendarizzati i primi interventi al Cimitero di Poggioreale dopo l’ultimo crollo della scorsa settimana: a partire dal 26 ottobre “avranno inizio le attività di montaggio della struttura provvisoria di accoglienza delle salme/ceneri e resti mortali. Si procederà per settori, partendo da quello nell’area più lontana all’ingresso, al fine di dare moduli finiti e completi di copertura. Si provvederà a recintare le aree opportunamente al fine di non arrecare impatti sulla fruibilità del cimitero”.


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 25 Ottobre 2022 - 10:52


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