Arzano. Blitz dei carabinieri al Comune: prelevati diversi faldoni di documenti dall’Ufficio tecnico e quello Suap dell’Ente su delega della Procura della Repubblica.
Il blitz è scattato nei giorni scorsi, ma al comune hanno tenuto la notizia riservata anche perché si tratterebbe di due pratiche edilizie motivo degli scioglimenti per mafia del 2015 e 2019 e coinvolte in recentissime inchieste giudiziarie che vedono già indagati e imputati diversi tecnici e dirigenti comunali.
Gli investigatori sono saliti direttamente al secondo piano del Comune, dove si trova l’Ufficio tecnico e quello Suap. Qui, si sono trattenuti per almeno un paio di ore, chiedendo ai dipendenti in servizio alcuni documenti e, dopo essersi accertati che si trattasse di quelli per i quali era scattata l’attività di indagine, hanno effettuato l’acquisizione di alcuni faldoni relativamente a due mega capannoni in via Sette Re e Corso D’Amato.
Sulla vicenda, per il momento, vige il massimo riserbo, la materia è molto delicata. Bocche cucite, si continua a registrare molta preoccupazione negli ambienti tecnici e politici del Comune. I riflettori sono puntati sull’ufficio tecnico e quello Suap. Potrebbe non essere passata inosservata l’assenza di provvedimenti consequenziali degli uffici preposti a seguito di una serie di falsi documenti, dichiarazioni mendaci, assenza di calcoli al genio civile, lottizzazioni, abbattimento di plinti e abusi edilizi già certificati nelle relazioni tecniche stilate dai precedenti funzionari.
Vicende che potrebbero legare alcuni politici locali a “promesse” di campagna elettorale. Ancor più sintomatico, e la cosa sarebbe già arrivata all’attenzione del Procuratore, che a nessun consigliere comunale o cittadino è stato consentito accedere agli atti.
Anzi, addirittura qualche funzionario – in possesso delle verificazione del consulente nominato dal tribunale e tenute ben celate -, avrebbe già sentenziato la soccombenza del comune dinanzi i giudici amministrativi venendo meno però, alla richiesta dell’avvocato difensore dell’ente di preparare una propria CTP ( consulenza di parte) a difesa.
La presenza degli militari ha tuttavia fatto tremare i polsi a tutti. Riflettori puntati oltre che sulla gestione del Suap anche sull’assessorato all’ambiente e sull’ufficio condoni edilizi.
Carmine Longhi
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