Caggiano, il percorso culinario nel Borgo testimone dei Templari

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Per molti le agognate ferie sono già arrivate, per altri sopraggiungeranno questa settimana, che è quella cruciale sotto l’aspetto vacanziero perché prossima al Ferragosto, la festività che suggella e celebra una meritata pausa dalla routine quotidiana e metropolitana.

Sono tanti gli itinerari turistici proposti, ma quello a cui vogliamo ispirarvi oggi è uno di quei viaggi fuori città alla scoperta di ogni straordinario particolare di un borgo del territorio campano, ricchissimo di testimonianze storiche, immerso in uno splendido ambiente naturale con incantevoli paesaggi che gli fanno da cornice, dove il tempo sembra essersi fermato.

Proprio qui, in questo periodo – dal 1990 – tra le vie dell’affascinante centro storico, si svolge una sagra che consiste in un circuito enogastronomico teso a valorizzare le tradizioni, la cultura e le specialità del luogo: Il percorso culinario nel borgo.



    Espressione della semplice e buona cucina contadina di un tempo tramandata fino ad oggi. Iniziativa, che insieme ad un’altra serie di eventi, vivacizzano l’estate ed affollano di turisti le strade del paese. Ma anche persone del posto, trasferitesi altrove per lavoro, fanno rientro nel proprio luogo del cuore per trascorrervi un sano e sereno relax.
    Stiamo parlando di Caggiano, ultimo comune – e secondo per altitudine – della provincia di Salerno, prima dell’altrettanto suggestiva Basilicata con la quale presenta numerose similitudini e molteplici affinità, non ultimo il linguaggio.

    Situato nel cuore del Vallo di Diano, già dall’autostrada, nei pressi dell’uscita di Polla, è possibile scorgere la sua maestosa figura, che si erge su un costone roccioso a 828 metri sul mare.
    Da questa visuale, man mano che si accorciano i km, si evidenzia l’imponente presenza del meraviglioso Castello Normanno del Guiscardo e del Monte Capo la Serra, rilievo dell’Appennino Lucano che ricade nella Provincia di Salerno, nonché meta ideale per amanti del trekking – compreso tra la valle del fiume Melandro e quella del Tanagro – e che è possibile distinguere per effetto di un particolare identificativo: un tipico ciuffo di alberi, collocato nella vetta ovest, che gli ha attribuito proprio il nome di montagna col ciuffo.

    Lasciata l’autostrada, una serie di curve dalla significativa pendenza, che preannunciano l’altura del territorio, si affacciano sulla bellezza naturalistica dello stesso e costituiscono il consueto tratto attraverso cui giungere direttamente alla luminosa piazza del paese, di recente sottoposta ad un grazioso restyling.

    Caggiano è dunque un borgo affascinante, reso ancor più magico e misterioso dalle consistenti attestazioni della presenza dei Templari – i Monaci guerrieri, denominati Cavalieri del Tempio, dai mantelli bianchi con l’inconfondibile croce purpurea, nati nel Medioevo e scomparsi due secoli dopo.

    Pare infatti che i Templari in viaggio verso la Terra Santa, scendendo dal nord verso Brindisi ed altri porti meridionali, venissero ospitati a Caggiano, che offriva loro ristoro e beni alimentari da utilizzare lungo il percorso. Il meraviglioso Castello Normanno eretto tra il X e l’XI secolo, inviolabile costruzione difensiva dagli attacchi dei Saraceni e strumento di controllo delle vie verso la Calabria e la Puglia – che domina e protegge il centro storico del paese – per le tracce in esso contenute, è indicato proprio come custode del segreto dei Templari.

    L’impronta dei Cavalieri del Tempio è oltretutto riconoscibile attraverso diversi simboli esoterici.
    Prima fra tutte la pietra della scomposizione del cerchio Pitagorico collocata proprio nel cortile d’ingresso del Castello. Si narra che chi compie due volte il giro intorno a questa pietra sia destinato a diventare ricchissimo. Ulteriore testimonianza la Pietra Santa, trasferita qui dai Templari direttamente dal Tempio di Gerusalemme, collocata all’esterno della Chiesa di Santa Maria dei Greci ed anch’essa portatrice di buon auspicio per chi l’accarezza.

    Custode delle tombe dei Templari, in quanto probabile Sacro Tempio di questi Cavalieri, è inoltre indicata la Chiesa di Santa Veneranda, oggi un rudere situato su uno sperone roccioso da cui si può godere di uno strepitoso paesaggio. Si tratta di una costruzione di origine bizantina, ben visibile dalla valle e dal belvedere di Marvicino – altra seducente location e motivo d’orgoglio per gli abitanti – da cui, nelle giornate limpide, s’intravede addirittura il mare della costiera amalfitana.

    Caggiano è altresì terra delle zampogne e delle ciaramelle, tant’è che uno dei canti popolari – la Pastorale di Caggiano – è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La stessa che negli anni ’50 entusiasmò l’etno musicologo ed antropologo americano Alan Lomax, che si recò sul territorio per studiare le ballate tradizionali ed a Caggiano registrò la famosa “Novena for Christmas”, confluita nell’album “World Library of Folk and Primitive Music” pubblicato nel 1957 dalla Columbia Records, che rappresenta un importante riferimento per il genere folk e world music.

    Dei giorni nostri, e del particolare momento di vacanza, desideriamo segnalarvi – come poco sopra anticipato – le iniziative di cui il Comune di Caggiano si fa promotore ogni anno e che da sempre riscuotono un ampio successo.

    A partire da oggi 8 agosto, e fino al 10, consigliamo “Il percorso culinario nel borgo” organizzato dalla PRO LOCO Caggiano. Coloro che vorranno deliziare il proprio palato con i sapori della cucina tradizionale caggianese, potranno recarsi al paese ed incamminarsi lungo il dedalo di vicoletti del centro storico ammirando archi, volte e vecchie abitazioni di origine medioevale, sulle cui porte resistono autentici battenti in ferro qui denominati “truzzulatur”. Proseguendo la propria passeggiata potranno inoltre giungere a quel famoso belvedere – MarVicino – per uno spettacolare tramonto che favoriscono la visuale di luoghi come i Monti Alburni, il Monte San Giacomo e la Valle del Melandro, oltre al famoso mare del golfo di Salerno.

    La passeggiata, accompagnata da un assaggio delle specialità proposte : “lagana e cic’r” ( lagana e ceci ), il pasticcio caggianese – una straordinaria torta rustica dal sapore unico ed inimitabile, a base di una varietà di formaggi, carne ed uova – caciocavallo impiccato, carne , salsiccia arrosto, dolci ed infine le classiche percoche nel vino, quest’ultimo rigorosamente locale ed impeccabile nel rinfrescare il palato su ciascuna pietanza , non sarà solo una delizia per gli occhi, ma un’inebriante esplosione di gusto, che lascerà un ricordo memorabile e la sicura promessa a sé stessi di ripetere l’esperienza al prossimo evento.

    Il visitatore sarà inoltre felice di apprendere che degustando il pasticcio caggianese, avrà modo di constatare la bontà di un prodotto incluso nell’Elenco Nazionale dei PAT ( Prodotti Agroalimentari Tradizionali) “espressione del patrimonio culturale italiano”. Caggiano infatti vanta il privilegio di vedere inclusi in questo prestigioso elenco, oltre al menzionato pasticcio, anche la Sopressata Caggianese, la Salsa Piccante, la Pizza Roc’ ( Pizza dolce) e la Minestra con Polpettine.

    Caggiano è inoltre promotore di altri efficaci progetti che investono l’area dei prodotti della locale agricoltura, come quello relativo alla mensa scolastica a metro e rifiuti 0, che negli anni ha ricevuto riscontri importanti ed un significativo premio a Roma, presso il Ministero dell’ambiente. Il tutto realizzato anche con la fondamentale collaborazione dei genitori degli studenti. Vengono infatti serviti piatti locali, con prodotti coltivati o realizzati in loco, che fanno parte della tradizione caggianese.

    Per un approfondimento vi consigliamo la visione del servizio riportato nel link sottostante. https://youtube.com/watch?v=RlBxm4UswKo&feature=share
    La rassegna di eventi con cui questo ridente borgo intende celebrare la festività del Ferragosto, prevede anche rilevanti iniziative culturali dedicate all’arte e alla musica. Nell’ambito di questo settore vanno segnalate le manifestazioni che avranno luogo nelle stesse date del l Percorso culinario:

    8 AGOSTO 2022 :
    “La giornata dell’Arte”, estemporanea nel Centro storico per artisti, dedicata alla fotografia, pittura, video, scultura, installazione, street – art, in onore della memoria del noto artista locale Nicola Lamattina “L’Artista”, nel corso della quale sono previsti anche laboratori artistici per ragazzi dai 12 ai 14 anni.

    9 AGOSTO 2022
    “Giornata del Gusto”, all’interno si svolgerà il laboratorio “Con le mani in pasta”.

    10 AGOSTO 2022
    “Giornata della Musica” anch’essa impegnata con la realizzazione di laboratori di settore.
    Quali ulteriori eventi rilevanti del Ferragosto caggianese segnaliamo:
    la serata del giorno 14 agosto, che sarà allietata dalla presenza in piazza dell’attore e comico Francesco Paoloantoni insieme ad Antonio D’Aulisio, mentre il 15 agosto, il Gruppo musicale La Banda Bardot, si esibirà per il tradizionale concerto di Ferragosto.
    Caggiano, questo laborioso ed attraente borgo del salernitano, vi aspetta dunque per un sereno e creativo soggiorno tra la frescura tipica di montagna, la genuinità dei prodotti locali e la meraviglia dei propri panorami, finestra di una natura incontaminata dove poter raccogliere pensieri ed energie, quale tipica espressione di un turismo lento, ma rigenerante.

    Esprimiamo uno speciale ringraziamento all’Amministrazione comunale tutta ed in particolare al Dott. Pasquale Lamattina – Vice sindaco di Caggiano – che ha fornito le notizie ed il materiale utili alla realizzazione del presente articolo.

    Annamaria Cafaro

    @RIPRODUZIONE RISERVATA


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