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M5S, Ciarambino: "Lascio partito padronale privo di democrazia interna"

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Ciarambino: "La cosa che ho scelto di lasciare non assomiglia neanche al guscio vuoto del progetto per cui ho speso 12 anni della mia vita, credendoci e dando tutto ciò che potevo. La cosa che ho scelto di lasciare è un partito padronale senza più nessuno spazio per il confronto, per la democrazia interna e per l'autocritica".

Lo scrive sui social la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino, per spiegare la sua scelta di lasciare il Movimento 5 stelle. "Da mesi - prosegue - mi sentivo ospite sgradita nella casa che avevo contribuito a costruire e che era ormai al pari di una casa occupata.

Ma soprattutto per mesi ho assistito a un partito più intento a guardarsi l'ombelico e a fare la guerra a quanti non giuravano fedeltà assoluta, che ad occuparsi dei problemi delle persone in uno dei momenti più gravi della nostra storia.

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Chi aveva capito tutto prima di tutti, è stato ancora una volta Beppe Grillo, ormai un anno fa.

È impressionante la preveggenza di questo suo post del 29 giugno 2021". "Conte - scriveva Grillo - può creare l'illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema. Il consenso è solo l'effetto delle vere cause, l'immagine che si proietta sullo specchio.

E invece vanno affrontate le cause per risolvere l'effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente). E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione.

Io questo l'ho capito, e spero che possiate capirlo anche voi. Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco". Ciarambino ammette di averlo considerato "all'epoca un ingrato. Oggi so che aveva ragione".

Articolo pubblicato il 29 Giugno 2022 - 14:01 - A. Carlino

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