Mozart/foto reprtorio
Dissonanzen rende strutturale un capitolo storico della propria attività, “Gli Antichi e i Moderni”.
Da sabato 21 maggio h 19.30 con il concerto Gli Antichi e i Moderni, Mozart Nostro Contemporaneo (I), al Complesso monastico S. Maria in Gerusalemme, detto “Le Trentatré”, il primo di due appuntamenti del ciclo triennale sulle ultime sei Sinfonie di Mozart trascritte da Muzio Clementi per flauto, violino, violoncello, pianoforte, che verranno articolate nell’arco del triennio 2022-24, accostate a lavori di compositori viventi, Carlo Boccadoro e Alessandra Ravera.
La versione di Clementi della Sinfonia in Do Mg. K 425 “Linz”, affida al pianoforte il ruolo di
strumento conduttore, mentre il flauto e gli archi hanno la funzione di sintetizzare le principali sezioni dell’orchestra, mettendo così a nudo la spiazzante modernità della scrittura sinfonica mozartiana.
“Il vento nelle grondaie” di Carlo Boccadoro, scritta per Tommaso Rossi, brano per flauto dolce tenore che rimanda a immagini malinconiche dall’andamento quasi improvvisato, da antica ballata cinquecentesca. “Life” di Alessandra Ravera, pensato in tre sezioni articolate in diversi episodi che si susseguono come una sorta di metamorfosi del flusso della vita.
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