Guida all’acquisto delle lavatrici: quali sono gli ultimi modelli

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Come fare per scegliere la lavatrice ottimizzando le risorse disponibili? Quando si presenta il momento di procedere al cambio della stessa occorre avere le idee ben chiare, per portarsi a casa un modello non solo conveniente dal punto di vista economico, ma anche funzionale. E, magari, dotato delle dimensioni giuste per andarsi ad incastrare al meglio nell’ambiente destinato ad accoglierla.

Tipologie di lavatrici

Se si parte dal discorso dimensionale, le tipologie di lavatrici tra cui scegliere sono le seguenti:



    • a carica dall’alto, preferite da tutti coloro che devono convivere con spazi limitati e da chi ha difficoltà a piegare eccessivamente la schiena per caricare e scaricare il bucato. Solitamente si tratta di modelli caratterizzati da una larghezza di circa 40 centimetri, quindi più stretti rispetto a quella a carica frontale e, tendenti ad occupare maggiore spazio sopra la lavatrice, non necessitandone al contempo di particolare davanti all’apertura dell’oblò;
    • a carica frontale, le più richieste in assoluto, in grado di assicurare un numero di giri più alto e livelli tecnologici solitamente più avanzati. Hanno però una capacità di carico a volte limitata e non permettono di utilizzare il piano superiore della lavatrice come piano d’appoggio per altri oggetti o un’asciugatrice;
    • modello slim, categoria che include le lavatrici da 46 centimetri. Sempre più diffuse, sono in grado di arrivare senza apparente sforzo a 7 chilogrammi in termini di capacità di carico. Alcuni modelli di lavatrice slim sono in grado di scendere a 33 centimetri, ma la scarsa capacità di carico di molti ne impedisce una diffusione di rilievo.

    Scegliere la lavatrice in base al prezzo

    Naturalmente, oltre al lato dimensionale può rivelarsi importante anche il discorso economico, soprattutto in considerazione del ripetersi di crisi economiche che stanno erodendo i bilanci familiari impedendo spese pur necessarie. Per quanto riguarda le lavatrici, possiamo delineare le seguenti fasce:

    1. fascia economica, in cui sono inclusi i modelli il cui costo si attesta sotto i 250 euro. Se questi elettrodomestici non vantano un alto livello tecnologico o un design intrigante, sono comunque in grado di assicurare una qualità media nel lavaggio abbastanza solida;
    2. fascia media, che va a comprendere le lavatrici il cui costo si posiziona in un range tra i 250 e i 400 euro. In questo caso è possibile assicurarsi modelli in grado di esibire un design curato, un’ampia dotazione di programmi e una rilevante capacità di carico. A queste caratteristiche si vanno poi ad aggiungere funzionalità evolute in grado di rendere più efficace il lavaggio e abbattere i consumi;
    3. fascia alta, dai 400 euro in su. I modelli di punta sono in grado di ripagare agevolmente la spesa maggiore offrendo agli acquirenti una serie di funzionalità molto evolute, in grado di mixare al massimo livello il confort e la praticità. In particolare, propongono il motore inverter come comune denominatore in grado di unificare tutti i prodotti di questa fascia, il cui utilizzo permette infine di ottenere l’ottimizzazione di prestazioni e consumi.


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