#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 7 Giugno 2025 - 18:24
29.9 C
Napoli

Camorra, i Casalesi avvertiti dell’indagini grazie a una soffiata

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Cinque numeri, un anno e un cognome: 37367 – 2017, Arlomede. Era questa la ‘soffiata’ arrivata agli imprenditori legati al clan dei Casalesi che si spartivano appalti ottenuti con sistemi corruttivi. Un modo per avvisarli: stanno indagando su di voi.

Il numero era quello del registro notizie di reato, la data era quella dell’apertura del fascicolo di indagine, Arlomede il nome del pm che ne era titolare. Ecco quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare per 35 persone legate per gli inquirenti alla fazione Schiavone della cosca che cosi’ investiva nell’economia legale e riciclava.

“Nicola questo ovviamente noi non potremo mai saperlo. Anche se segretato: 37367 del 2017. Giudice Arlomede”, diceva il 20 gennaio del 2019 l’imprenditore napoletano Crescenzo De Vito al telefono con Nicola Schiavone, cugino del boss dei Casalesi, figura centrale dell’inchiesta.

Per rivelazione di segreto istruttorio, De Vito e’ ai domiciliari e sono indagati l’avvocato Matteo Casertano, anch’egli ai domiciliari, il funzionario dell’istituto di Credito Banca Popolare di Torre Del Greco, Francesco Chianese, per il quale il gip ha disposto il divieto di esercitare attivita’ bancaria e creditizia per sei mesi, mentre un carabiniere in servizio alla Procura di Napoli e’ solo indagato.

A diffondere per primo il segreto investigativo sarebbe stato Chianese, che nel settembre 2018 riceve il decreto di esibizione di documenti da parte della Dda di Napoli relativo a varie aziende che hanno conti nella banca, tra cui la Macfer srl di De Vito.

Il funzionario passa queste informazioni a lui; questi si rivolge quindi al cugino, l’avvocato penalista Casertano che a sua volta chiama il carabiniere della Procura per avere informazioni. Tutte le notizie riservate che De Vito riesce a sapere le gira a Nicola Schiavone. Tutto emerge nella telefonata del 7 gennaio 2019.

“Allora loro devono avere tutta la documentazione, tanto noi facciamo quello che abbiamo fatto venti trent’anni fa” dice Schiavone. “Da 15 a 20 anni a questa parte, non ci sono reati penalmente rilevanti” sottolinea Schiavone cercando di tranquillizzare De Vito.

Camorra: le mani dei Casalesi sugli appalti Rfi, funzionari sospesi

“In relazione all’indagine della Procura della Repubblica di Napoli sull’interesse di alcuni clan per gli appalti ferroviari, Rete Ferroviaria Italiana ha sospeso in via cautelare i dipendenti coinvolti che risultano a oggi ancora in organico. Altri quattro ex dipendenti, raggiunti da provvedimenti restrittivi della Procura, e gia’ in passato oggetto di indagine della stessa Procura, sono stati licenziati e non sono piu’ in organico”.

Cosi’ in una nota Rfi, dopo l’esecuzione di 35 misure cautelari per una indagine che riguarda appalti ferroviari e di manutenzione strade assegnati a ditte ‘amiche’ del clan dei casalesi.

“La Societa’, che si ritiene parte lesa, nel confermare la propria fiducia nell’operato degli inquirenti, ai quali ha offerto nel corso delle indagini la piu’ ampia collaborazione, si e’ attivata al fine di acquisire le notizie necessarie per valutare le piu’ opportune azioni da adottare a propria tutela anche nei confronti delle imprese coinvolte”, prosegue la nota. Rfi “ha avviato da tempo un lavoro per rafforzare le azioni contro i tentativi di infiltrazione criminale negli appalti e per individuare soluzioni a contrasto ancora piu’ efficienti e tempestive”. 


Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2022 - 22:12


Cronache Video

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

Avellino, estorsione da 13mila euro: due misure cautelari
Collina: “Al Mondiale per Club arbitri avranno telecamere. Comunicazione è...
Italia a pezzi: Gravina riflette, Spalletti sotto esame. Martedì il...
Zoff difende la disfatta dell’Italia di Spalletti: “Ko pesante, ma...
Nazionale, Spalletti vuole lasciare: I candidati alla panchina azzurra
America’s Cup 2027 a Napoli, il ministro Abodi: “Scintilla nata...
Osimhen vicino all’Al-Hilal di Inzaghi, il Napoli preme per Ndoye
Benevento, accusato di minacce e lesioni: assolto 27enne
Arzano, occupazioni abusive suolo pubblico ed evasione tributi: sanzioni e...
Chiara Tramontano alla Feltrinelli di piazza dei Martiri presenta Non...
Maddaloni, 47enne arrestato per maltrattamenti e rapina ai danni della...
I Cesaroni tornano a Giffoni Film Festival: l’evento imperdibile del...
Frattamaggiore, aggredisce gli agenti: arrestato 27enne
Bagnoli:, movida al setaccio e parcheggiatori abusivi arrestati
Torre del Greco: arrestato 50enne per il furto di due...
Gricignano di Aversa, cane salvato dai carabinieri: denunciato il proprietario...
Assolta Taddeo Vincenzina: era stata condannata per spaccio di monete...
Evento imperdibile a Casapesenna: “Fortapàsc” sotto le stelle con Marco...
Striano, bambina ferita da un colpo di carabina ad aria...
Incidente mortale a Casoria: indagato il motociclista grave in ospedale
Quarto, si aggrava la posizione dei due fratelli autori del...
Oroscopo del 7 giugno 2025 segno per segno
Serie A 2025/2026, il calendario completo del Napoli e i...
Minacce all’ex fidanzata minorenne: divieto di avvicinamento per un 19enne
Superenalotto, estrazione del 6 giugno 2025: tutte le quote
Telemedicina e intelligenza artificiale: Asl Salerno tra le prime in...
Estrazioni Lotto e 10eLotto di oggi 6 giugno 2025: tutti...
Napoli, l’Associazione Tassisti di Base denuncia: “Ordinanze viabilità penalizzano il...
Mercogliano, funicolare ferma a mezz’aria: attimi di paura per 20...
Napoli, un defibrillatore nell’atrio del Consiglio comunale: presidio salvavita per...

DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE