Ritratto di un utopista/foto cs
“Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famigli aumana“.
Il messaggio di giustizia e pace che Vittorio Arrigoni, scrittore e reporter morto a Gaza il 15 aprile 2011, ci lasciava, riecheggia ancora più forte in questi giorni in cui il mondo vive una nuova guerra devastante che si aggiunge a tante altre dimenticate.
Nell’undicesimo anniversario della sua scomparsa la libreria Malìa e la rivista Pagine Esteri lo ricordano con la presentazione del libro “Vittorio Arrigoni. Ritratto di un utopista” di Anna Maria Selini.
Vittorio Arrigoni è stato in vari teatri di guerra e di crisi umanitarie in Africa, in Medio Oriente e altre aree del mondo, cercando di spiegare ai suoi tanti lettori che solo considerandoci tutti membri della grande famiglia del genere umano e rispettandoci potremmo vivere in dignità e uguaglianza.
Durante l’evento saranno trasmessi i videomessaggi di Egidia Beretta, madre di Vittorio e di Maria Elena Delia, compagna dell’attivista. Letture dal libro “Restiamo Umani” di Vittorio Arrigoni.
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