In foto Maurizio Cerrato
Torre Annunziata, la vedova Cerrato: “Maurizio offeso in vita e in morte. Noi siamo per la legalità e per la giustizia. Le mie armi non saranno mai le loro”
“Mio marito viene offeso in vita e viene offeso in morte. Viene bruciato un manifesto dove c’era scritto ‘Giustizia per Maurizio’, evidentemente questa parola dà fastidio e fa paura. Noi siamo per la legalità e per la giustizia. Le mie armi non saranno mai le loro. Non lo sono mai state e continueranno a non esserlo. Noi andiamo avanti, non ci fermiamo. Questo voglio che sia chiaro. Io non mi fermo”.
Queste sono le parole di Tania Sorrentino, vedova di Maurizio Cerrato, l’ex custode del parco archeologico di Pompei ucciso un anno fa a Torre Annunziata dopo una lite per un parcheggio, pronunciate al TGR Campania della Rai dopo che alcuni ignoti hanno dato fuoco ad una parte di un manifesto in ricordo della vittima affisso nel sottopasso dell’autostrada A3. Lo scorso 7 aprile c’è stata l’udienza preliminare e il GUP di Torre Annunziata ha deciso per il rinvio a giudizio dei quattro imputati.
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