Cultura

I Varcautori: conversazioni con gli scrittori in riva al mare

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Nel salotto del Lido Varca d’Oro di Varcaturo si accomodano gli scrittori, o per meglio dire i Varcautori, e il pubblico sarà al loro fianco per conoscere la versione di chi scrive, le notizie in prima linea e il finale dei misteri citati.

Finalmente si ritorna a dialogare insieme, in spiaggia e sul prato, nella struttura del litorale domitio-flegreo diretta dal patron Salvatore Trinchillo. Questa volta il Lido Varca d’Oro accoglie firme che raccontano di finanza e di sport, di amicizia e di sconfitta, di musica e di cinema, di scudetti vinti e dei pericoli del calcioscommesse.

Sei appuntamenti – da aprile a settembre – per capire più a fondo il mondo che abbiamo intorno e vivere dal vivo le storie che spesso ci vengono riassunte in maniera distorta e mistificata. A tenere il ritmo delle conversazioni sarà Vincenzo Imperatore, responsabile e curatore del progetto.

Imperatore dialogherà di volta in volta con ciascun ospite, offrendo l’opportunità di illustrare contenuti e retroscena espressi nelle pagine e, man mano, coinvolgendo la platea di lettori che parteciperà agli incontri. Al termine di ogni appuntamento con i protagonisti, per gli spettatori ci sarà la possibilità di chiacchierare con gli autori e rilassarsi con degustazioni di gastronomia doc.

Il 28 aprile, Gianluca Barbera presenta L’ultima notte di Raul Gardini, un romanzo che analizza e indaga la vicenda dell’ambizioso imprenditore/finanziere ravennate morto suicida (chissà?) nell’estate 1993 a Milano nelle stanze maestose di Palazzo Belgioioso.

Opzionato dalla Mompracem produzioni, alias i Manetti Bros, per un adattamento seriale televisivo, il libro dello scrittore emiliano è un thriller ambientato nel clima – per non dire nello tsnami – di Tangentopoli, tra intuizioni giornalistiche, informazioni della magistratura, élite della penisola e segreti vip, industria agroalimentare, editoria e edilizia.

Citando le regate dell’America’s Cup – l’imbarcazione il Moro di Venezia – i business della Prima repubblica e il processo Enimont, appaiono in filigrana Giulio Andreotti e Bettino Craxi, Antonio Di Pietro e Enrico Cuccia, che si rincorrono in pagine “che consegnano la storia alla Storia”, come sostiene l’autore.

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