Gianluca Coppola, la vittima
Prenderà il via il prossimo 29 marzo, davanti alla prima sezione della Corte di Assise di Napoli (presidente Teresa Annunziata, giudice a latere Giuseppe Sassone), il processo per l’omicidio del 27enne Gianluca Coppola, ucciso a colpi di pistola, lo scorso 8 aprile a Casoria. Lo ha deciso oggi il gup Lucia De Micco che ha rinviato a giudizio Antonio Felli, detenuto in carcere a Poggioreale, reo confesso.
L’imputato (difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese) lo scorso 5 luglio ha consentito agli inquirenti della Procura di Napoli (il sostituto procuratore Ivana Fulco) di ritrovare l’arma del delitto.
Al giovane, che avrebbe assassinato Coppola al culmine di una lite scoppiata per motivi sentimentali, viene contestato l’omicidio, il porto d’armi e le minacce al padre della vittima, contro il quale puntò la pistola subito dopo l’omicidio. Ad eccezione del possesso di telefono cellulare in cella, tutti gli altri reati sono contestati con l’aggravante camorristica.
Com’è¨ noto, per tutti i delitti puniti con l’ergastolo, ormai non è più prevista la concessione del rito abbreviato che è stato comunque richiesto dal legale dell’imputato in quanto per legge non è del tutto esclusa, in taluni circostanze, la concessione della riduzione della pena.
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