Green pass, Speranza: ‘Siamo in fase nuova ma serve gradualità’

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Green pass, Speranza: “Siamo in fase nuova ma serve gradualità”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute in una intervista a La Stampa

“Nei prossimi giorni continueremo a monitorare il quadro epidemiologico, ma i dati su contagi e ricoveri sono tutti in via di miglioramento. È chiaro che ci troviamo in una fase nuova, ma serve gradualità, non possiamo far saltare in un solo momento tutte le precauzioni che ci hanno consentito di lasciare aperto mentre altri in Europa entravano in lockdown”.

Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una intervista a ‘La Stampa’, in merito alla possibile eliminazione del Green pass. La pandemia ha messo in luce le criticita’ del sistema sanitario nazionale ma ora “abbiamo l’opportunita’ di trasformare la più dura emergenza sanitaria del dopoguerra in una grande opportunità di ammodernamento e rafforzamento della nostra sanità pubblica”.

Speranza ha spiegato: “Le difficoltà del nostro sistema sanitario nazionale non nascono con il Covid – dice – ma da una troppo lunga stagione di tagli che lo ha preceduto”. Speranza dopo aver fatto il punto sulla situazione della pandemia precisando che “continueremo a monitorare il quadro epidemiologico” e sulla fine dell’emergenza “valuteremo nelle prossime settimane e poi decideremo, ma è chiaro che l’obiettivo è quello di una progressiva uscita”, illustra il suo piano.

“Il filo che unisce tutti i nostri interventi ruota intorno a tre parole: prossimità, innovazione e uguaglianza – sottolinea -. Il cuore della nuova rete territoriale saranno le Case di comunità. Luoghi fisici dove 24 ore su 24 e sette giorni su sette èquipe multiprofessionali potranno rispondere a tutti i bisogni di assistenza che non siano quelli legati all’emergenza”. Considerando gli hub più grandi sorgeranno “un totale di 1.350 strutture, alle quali si affiancheranno le altre Case della salute spoke”.

Grazie ai 20 miliardi previsti dal Pnrr, di cui 7 destinati al territorio, “faremo anche della casa il primo luogo di cura, portando entro il 2026 l’assistenza domiciliare al 10% per gli over 65”. La rivoluzione prevista da Speranza prevede anche gli ospedali di comunità “ne realizzeremo 400 entro il primo semestre del 2026”.

Infine, precisa Speranza, “circa 7,6 miliardi andranno all’innovazione dei presidi sanitari, dei quali 4 per l’ammodernamento del parco tecnologico degli ospedali”.

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