Covid in Campania cala il tasso di incidenza
La Campania fa registrare, nella settimana che va dal 26 gennaio all’1 febbraio, una diminuzione dei nuovi casi (-21%) rispetto alla settimana precedente e una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (3.988).
I dati emergono dal report settimanale della Fondazione Gimbe che analizza l’andamento dell’epidemia. Sopra soglia di saturazione i posti letto in area medica (31,4%) e in terapia intensiva (10,8%) occupati da pazienti.
A livello nazionale nella settimana 26 gennaio-1 febbraio, ad eccezione della Sicilia per la quale pesano i ricalcoli dell’ultima settimana, in tutte Regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -7% del Molise al -46,9% della Puglia.
Scendono da 51 a 20 le Province con incidenza superiore ai 2.000 casi per 100.000 abitanti: Bolzano (2.644), Forlì-Cesena (2.524), Vicenza (2.443), Pordenone (2.402), Macerata (2.401), Ravenna (2.345), Rimini (2.306), Fermo (2.258), Gorizia (2.216), Bologna (2.214), Ascoli Piceno (2.188), Ancona (2.131), Pesaro e Urbino (2.127), Reggio nell’Emilia (2.123), Verona (2.109), Trieste (2.051), Treviso (2.042), Ferrara (2.038), Livorno (2.037) e Padova (2.031).
Al 1° febbraio sono ancora 7,4 milioni le persone senza nemmeno una dose di vaccino, tra cui 2,46 milioni della fascia 5-11 anni e 693 mila della fascia 12-19 che influenzano la sicurezza delle scuole, oltre a 1,89 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave che alimentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva.
L’obbligo non convince gli over 50, che non sono corsi a vaccinarsi contro Covid-19. Il numero di nuovi vaccinati over 50 scende a 81.382, -16,9% rispetto alla settimana precedente. In generale, nella settimana 26 gennaio-1 febbraio, si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: 277.862 rispetto ai 356.882 della settimana precedente (-22,1%). Di questi il 43,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: quasi 120mila, in netta flessione rispetto alla settimana precedente (-23,4%).
Questo il quadro tracciato dal report settimanale indipendente della Fondazione GIMBE. In particolare, “fra gli ultracinquantenni la media mobile a 7 giorni dei nuovi vaccinati, dopo aver raggiunto il picco di 19.879 del 15 gennaio, è scesa a quota 11.626 il 1 febbraio; nella fascia 5-11 anni, dopo il picco di 38.624 registrato il 9 gennaio, si è stabilizzata per poi scendere fino a quota 17.138 il 1 febbraio, anche in conseguenza del rinvio delle prenotazioni vaccinali degli studenti in quarantena; in calo progressivo sia la fascia 12-19 che quella 20-49”.
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Al primo febbraio sono ancora 7,4 milioni le persone senza nemmeno una dose di vaccino, tra cui 2,46 milioni della fascia 5-11 anni e 693 mila della fascia 12-19 che influenzano la sicurezza delle scuole – evidenzia Gimbe – oltre a 1,89 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave che alimentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Sul fronte dei richiami, al 2 febbraio sono state somministrate 33.842.101 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 372.939 somministrazioni al giorno. Il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 79,6% con nette differenze regionali: dal 72,9% della Sicilia all’85,8% della Valle D’Aosta.
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