Maddaloni. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha infatti firmato la chiusura delle indagini nei confronti del vigile urbano indagato: la dipendente comunale rischia ora il processo per l’ipotesi di reato di falso in atto pubblico.
Il reato, secondo la ricostruzione della Procura, sarebbe stato commesso accedendo al sistema informativa e modificando le quietanze che in pratica diventano atti falsi.
I cittadini pagavano così la multa esibendo la ricevuta di un conto inesistenza mentre la quietanza veniva riutilizzata per il pagamento di altri verbali. In questo sarebbe riuscita a ottenere 54mila euro in contanti destinati alle multe. Il Comune di Maddaloni ha già dato mandato di procedere alla costituzione parte civile contro l’indagata nell’eventuale processo.
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