Nell'ultimo mese e mezzo in Italia, il 69,2% dei tamponi sequenziati è risultato positivo alla variante Delta, che ha superato l'Alfa ferma al 17,3%.
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Sta di fatto che, insiste Brusaferro, "abbiamo una situazione che si sta lentamente scurendo in Europa" e "la curva italiana sta crescendo".Secondo l'ultimo bollettino del ministero della Salute, sono 6.599 i nuovi casi nell'ultimo giorno (4.383.787 in totale) e 24 i morti (128.187 dall'inizio della pandemia). Se gli attuali positivi sono ben oltre i 100mila (104.685, +3.639 nelle ultime 24 ore) e i guariti ammontano a 4.150.915 (+2.936), crescono ancora i ricoveri. Sono 9 in più di ieri i pazienti in terapia intensiva (277 posti occupati) e 2.449 i ricoverati in area non critica negli ospedali italiani (+40). Con 244.657 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, cala il tasso di positività al 2,7%, rispetto al 3,4% di ieri.
"I dati mostrano un trend che non sembra essere in deciso aumento. Noi siamo contenti quando vediamo i casi diminuire, in qualche misura questi numeri sono confortanti", il commento a caldo di Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute.Tornando al monitoraggio settimanale, nel nostro Paese - spiega Brusaferro in conferenza stampa - "c'è un segnale di lenta ripresa del numero di nuovi casi. Guardando i dati dell'ultima settimana, c'è una crescita in molte regioni anche se più limitata rispetto alle settimane precedenti. L'età 10-29 anni è quella in cui ci sono più casi negli ultimi 7 giorni". A detta di Rezza, insomma, "possiamo dire con una certa soddisfazione che rispetto ad altri Paesi abbiamo limitato i danni".Intanto, prosegue il dibattito su un'eventuale terza dose di vaccino (seconda nel caso di Janssen). Il dg della Prevenzione del ministero della Salute apre: "È giusto valutare le eventuali necessità legate a un richiamo vaccinale. In questo momento c'è una discussione in atto, non ci sono certezze". Il richiamo ulteriore potrebbe essere considerato "un booster per le persone più fragili".